Napolitano e il caso Durnwalder: “Perchè nessuno ne parla?”

Amare riflessioni di C. Alvaro

Peter Gomez, brillante giornalista che si occupa dei casi più scabrosi di corruzione politica, giudiziaria e di mafia, è intervenuto durante il programma Omnibus. Innanzitutto attacca Giorgio Napolitano e mette in dubbio la bontà dell’operato del Presidente della Repubblica: “Al di là del rispetto per la carica, ma siamo sicuri che il risultato finale dell’operato di Napolitano sia così straordinario?”. Gomez quindi mette in luce la strana parte svolta da Napolitano nel caso Durnwalder: “Un procuratore della Repubblica stava indagando un politico, Durnwalder, per presunte ruberie. Lo stesso Durnwalder va dal Presidente della Repubblica ed il procuratore viene invitato a stare calmo nelle sue indagini. Questo procuratore, con un tempismo eccezionale, viene messo sotto inchiesta per calunnia e offesa al Capo dello Stato”.

Il quadro fatto da Gomez è piuttosto chiaro, ma cerchiamo di fare una rapida ricostruzione. Robert Schulmers Von Pernwerth, procuratore generale del Trentino Aldo Adige della Corte dei Conti, mette sotto indagine Durnwalder, leader del partito Südtiroler Volkspartei, alleato alle politiche con Bersani. Oltre un milione di euro sono evaporati tra regali, spese folli e trasferimenti sul conto dello stesso Durnwalder. Questi si reca da Napolitano per chiedere di intercedere nei suoi confronti. Da allora Schulmers si lamenta di ricevere pressioni. Il Fatto Quotidiano pubblica alcune lettere in cui Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, invita Schulmers a darsi una calmata con i politici. Lo stesso Schulmers si lamenta con Salvatore Nottola, procuratore generale della Corte dei Conti, e con Tommaso Miele, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Contabili, di averlo abbandonato. Il Fatto Quotidiano denuncia l’accaduto, e a 48 ore esatte Schulmers viene accusato di calunnia e offesa nei confronti del Capo dello Stato.

Ritornando a Gomez, il giornalista si chiede come sia possibile che la denuncia di Schulmers, vera o falsa che sia, non sia stata assolutamente pubblicata da nessun giornale se non qualche riga sparsa qua e là, fatta eccezione de Il Fatto Quotidiano. Difficile pensare che Schulmers, Procuratore della Repubblica, sia un mitomane. La verità, spesso molto scomoda, è che nel nostro paese è sempre più difficile fare il proprio lavoro onestamente, soprattutto se ti vai a scontrare con pezzi grossi. Per non parlare dei media, spesso asserviti al volere e al potere delle forze politiche ed economiche. Una vicenda sconcertante, che temiamo verrà insabbiata così come tante altre malefatte del nostro Belpaese.

Da .controcopertina.com

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