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Quando ho visto questa foto nell’ufficio di Dario Pappaterra mi sono commosso. Scampoli della mia adolescenza tornavano alla coscienza. Mi sembrava di riascoltare voci, vedere volti.
Molte persone che vedete non ci sono più.
Ecco il perché dei LUOGHI DELL’ANIMA: colmare un vuoto e dare uno sfogo a un cruccio del cuore e della memoria. Recuperare alla vita della nostra piccola comunità, inserendoli di nuovo nel circuito degli affetti, volti, luoghi, voci. Salvare qualcosa del nostro passato, affinché le nuove generazioni abbiano un focolare dove scaldarsi e ritrovarsi tra i tanti che hanno speso la vita in questo paese.
L’immagine riproduce il momento in cui si sta per tirare su la statua della Madonna di Lourdes per sistemarla nella Grotta.
La foto mi è stata data da Dario Pappaterra che ringrazio.
2 Replies to “Madonna nella Grotta”
…questa foto è stata invece la “sorpresa” più bella che potevo trovare su “Orsomarsoblues”… un’immagine insolita e sconosciuta di mio PADRE “giovane, stupendo e forte”. Mi raccontava spesso dell’impresa ardua ad opera di un gruppo di orsomarsesi (compreso lui!) per alloggiare la statua nella grotta…di quanto sia stato difficile. Era fiero di questa esperienza…ricordo bene l’emozione che aveva nel raccontarlo! Non conosco gli altri presenti nella foto…solo mio padre, Gino Farace e mio zio, suo fratello Silvio ma percepisco il “momento” vissuto dal gruppo…fieri dell’opera che si accingevano a compiere! Grazie ancora per le foto stupende!
Ricordo la scena della foto per averla seguita in diretta quasi dallo stesso punto del fotografo autore dello scatto. Ho guardato attentamente i signori inquadrati. Tutte quelle persone che conoscevo bene non sono più tra noi. Uno degli ultimi salito in cielo da non molto, forse il più giovane tra i presenti, il primo a destra seduto sulla cabina del camion: Salvatore Ruberto. In una delle sue ultime telefonate, lo faceva spesso, mi disse che il prossimo Agosto 2023 sarebbe tornato ad Orsomarso. Abitava in un comune tra Udine e Trieste. Lo ricordo con piacere e sempre con quella strimbellante chitarra. Un uomo che trasmetteva allegria. Era dal ridere a squarciagola, raccontava sempre cose allegre, specialmente quando descriveva il componimento del tema assegnatogli dal suo maestro: cosa vedi quando ti affacci dalla tua finestra. Ciao Salvatore !