
La Banda a Santa Croce – In primo piano il Capobanda
Ma noi non ci arrendemmo e, tutti uniti con l’allora capobanda Sig. Vittorio Di Leone, cercammo di tirare avanti alla meglio. Ma con il passare di pochi anni la banda andò di nuovo in crisi per mancanza di musicanti.
I più anziani si ritirarono perché non ce la facevano più; i giovani, una parte emigrarono in Brasile o in altri paesi delle Americhe, altri per ragioni di lavoro si trasferirono con tutte le famiglie al nord: Milano, Torino, Sanremo ecc.

La Banda in Piazza
Allora grazie alla mia passione e a quel grande dono che la natura mi ha dato per la musica e per l’insegnamento, visto che ormai la banda era di nuovo in crisi per mancanza di musicanti, un giorno pensai che per salvarla era necessario e urgente formare altri elementi. Cosi nel lontano 1956 con la mia buona volontà incominciai ad insegnare musica ad un gruppo di ragazzi appassionati e, dopo circa un anno, già suonavano nella banda vari strumenti.

La Banda in posa al Palazzotto
Così da allora ho sempre continuato ad insegnare musica a nuovi ragazzi per potere mantenere la banda sempre ad un livello numerico stabile e invidiabile dai paesi vicini.
Preciso che per l’insegnamento non ho preteso e chiesto mai niente a nessuno; ho insegnato sempre e solo a titolo gratuito. Dagli appunti conservati risulta che, dal 1956 fino al 1996, ho avuto il piacere di avere 104 allievi. Una parte di questi è emigrata in America, un’altra parte, per ragioni di lavoro, è andata al nord. Altri ancora risiedono qui in paese, ma per ragioni personali, non fanno più parte della banda.

La Banda in servizio in un paese vicino
Voglio precisare che tutti i ragazzi a cui ho insegnato mi chiamano SUMA’ un diminutivo dialettale che vuol dire “Signor Maestro”.
Dal 1956 sono abbonato ad una rivista dal titolo “Risveglio Bandistico” che mi aggiorna sempre sulle attività delle Bande. Nel 1981 abbiamo festeggiato anniversario il 50° della rifondazione della banda, con ancora presenti parte dei musicanti del lontano 1931.
Da cenni storici, ci risulta che la prima origine risale al 1890, tempi in cui le risorse economiche erano scarse, e malgrado ciò, si dice che Orsomarso disponesse di due bande musicali: una con il nome “La stella” e l’altra “Gli operai” Si dice che erano sempre in lotta per raggiungere la supremazia in campo artistico. Ciò dimostra che, nell’animo degli orsomarsesi, vi è un’armonia che non sa tacere.

La Banda in posa davanti alla chiesa di S.G. Battista
II nome “ Complesso Bandistico S. Cecilia” – Comune di Orsomarso è stato scelto da me e dai miei collaboratori. Abbiamo voluto dedicare la banda alla Santa protettrice della musica.
Nell’anno 1967 il consiglio dei ministri votò una legge a favore delle bande musicale di tutta l’Italia (chiamata legge 14 Agosto N° 800 art. 40 2° comma lett. A), per dare dei contributi, e per permettere a chi dirigeva, ed era a capo di una banda musicale, avendo capacità d’insegnamento, con un esame integrativo potevano fare domanda al Ministero della Pubblica Istruzione ed ottenere il diploma per esercitare la professione di maestro direttore di banda musicale. E insegnare musica anche nelle scuole medie.
Appena ottenuto il diploma, feci subito domanda al Provveditorato agli studi di Ccsenza per essere inserito nella graduatoria e avere l’incarico d’insegnamento nelle scuole medie. Il primo anno mi diedero l’incarico presso le scuole medie di Fuscaldo, e rinunciai. Il secondo anno rifeci la domanda e mi fu dato l’incarico a Belmonte Calabro; il terzo anno ci provai di nuovo e venni assegnato a San Pietro in Amantea. Rinunciai anche queste assegnazioni , perché il posto di lavorol’ho sempre avuto al Consorzio di Bonifica di Scalea.
Sinceramente la cosa a cui miravo era quella di poter insegnare alle scuole medie del mio paese, Orsomarso, a cui sono molto legato, ma non fu possibile in quando esisteva una graduatoria.
Posso dire che con grande soddisfazione e sacrificio mio e di tutti i componenti, che la banda musicale gode ottima salute: è formata da 40 elementi giovani, preparati tutti da me, ai quali voglio molto bene e loro hanno tanta riconoscenza e rispetto per me, compreso tutti i loro famigliari.
La composizione numerica e la preparazione artistica sono ad un livello soddisfacente. Abbiamo molte richieste per feste religiose sia dai paesi vicini e sia dai più lontani. Capitano spesso due servi zi, uno di mattine e uno di pomeriggio.
Ogni anno organizziamo una gita con tutti i famigliari. Abbiamo visitati i migliori posti di villeggiatura del meridione. Ne cito alcuni: laghi silani, lago di Monticchio, Messina, con il campanile più famoso del mondo, Taormina, Capri, Ischia, Procida, Napoli i, Pompe, ecc.
Preciso che ho creato un registro per gli appunti del fondo cassa, e dei contributi che ci vengono concessi
dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Abbiamo pure un fondo cassa per le spese di impianto e funzionamento della banda, e ogni anno approviamo il bilancio di previsione e quello consuntivo.
Con questo voglio augurarmi che la banda percorra sempre il suo cammino, anche quando io mi ritirerò
nel momento in cui non sarò più attivo, per essere ricordato sempre da tutti.
Orsomarso, 27/3/1996
Capobanda M° Francesco Salerno
PER LA PRIMA PARTE CLICCA QUI