
Piangere nei sogni
Piangere nei sogni ha principalmente la funzione di sfogare le tensioni presenti in qualche ambito della vita del sognatore. Tensioni che possono essere emotive, psichiche o fisiche, si pensi alle lacrime versate in sogno da un uomo che possono simboleggiare lo sfogo dell’eiaculazione.
Dolore, nostalgia, disperazione, tristezza che durante la vita diurna non vengono ascoltati o vengono repressi, appaiono nei sogni sotto forma di pianto, di lacrimecopiose, di singhiozzi, cosicché il sogno diventa lo spazio di possibile espressione di questi sentimenti spesso considerati “negativi” e pertanto allontanati, messi in disparte, rinnegati.
Dolore e tristezza sono emozioni che vengono imbrigliate, a volte nascoste e più spesso coperte dalla ricerca di divertimento, dalla soddisfazione immediata ed amplificata di alcuni bisogni come il cibo o il sesso.
Piangere nei sogni è un modo per togliere la maschera e concedere al dolore di mostrarsi, alla tristezza di essere, permettere l’espressione di una parte della personalità del sognatore tenuta in disparte.
Attraverso il pianto onirico il sognatore prende coscienza di questa parte sofferente e di una tensione penosa che ha bisogno di trovare sfogo. Ma non sempre il pianto neisogni è sintomo di dolore o tristezza, accade che si presenti come espressione di un’emozione molto intensa, o che sia la risposta di fronte ad immagini di grande bellezza, a sensazioni di pienezza, a emozioni legate alla spiritualità.
In questi casi piangere nei sogni recherà sollievo e benessere, sarà un piacevole ed intimo contatto con la propria vulnerabilità, oppure sarà sintomo di una partecipazione emotiva, di una identificazione con i sentimenti altrui, di comprensione ed empatia.
Marzia Mazzavillani
Fonte: http://guide.supereva.it/sogni/interventi/2007/01/281546.shtml
SI RINGRAZIA LA DOTTORESSA M. MAZZAVILLANI.
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Foto RETE