
Giuseppe a Scorpari
Bellissima questa immagine di Giuseppe con il vitellino.
Siamo a Scorpari, un po’ di anni fa.
Ad Orsomarso per vivere, fino a ieri, si lavoravano i campi e si pascolavano le bestie. Non c’era altro. Come in tante altre parti d’Italia.
In questa terra sterile, sono stati costruiti terrazzi persino nei dirupi. La miseria rendeva la vita difficile a tanti.
Poi venne l’Argentino. Per ultimo sono arrivati le pensioni e i soldi del Consorzio.
Scorpari era il grano, la carne, il formaggio.
La strada era aspra.
Le maestre vi s’arrampicavano a dorso d’asino. Andavano ad insegnare, in una stanza acconciata ad aula, ai tanti bambini che vi risiedevano. Salivano il lunedì e vi rimanevano alcuni giorni.
Era la vita, la lotta per la vita. E nessuno s’ingrugnava.
I volti rispecchiavano un animo molto più sereno di quello di oggi.