
In Calabria a rischio i fondi europei
Al Presidente della Regione Calabria
On. Giuseppe SCOPELLITI
Oggetto: fondi europei 2007/2013 – richiesta incontro
Egregio presidente,
dai dati fornitici dalla Funzione Pubblica rileviamo che quasi sei miliardi e mezzo di euro verranno restituiti alla comunità europea per mancanza di impiego.
La sola Calabria risulta avere come disponibilità circa 1,3 miliardi, che se entro settembre non verranno impegnati per mancanza di progetti o bandi, determineranno la restituzione dei fondi.
A tale proposito, a supporto delle carenze progettuali della Regione Calabria, il Ministro per la coesione ha illustrato un piano di impiego dei fondi, proponendo l’utilizzo di parte di dette risorse sul decreto lavoro e altro. La proposta avanzata da parte del Ministro prevede l’utilizzo di una quota a sostegno dell’occupazione al sud , una parte destinata a sostegno delle piccole opere già in cantiere ed ancora la messa in sicurezza di scuole e ospedali.
La preoccupazione di questa O.S., è realistica infatti nella nostra Regione già si rischia di perdere 33 milioni destinati per il programma attrattori culturali, naturali e per il turismo nel nostro paese e per una regione come la nostra che vive di turismo, è quanto dire.
Noi ci domandiamo come sia possibile permettere che queste cose avvengano. Come è mai possibile che a fronte della disponibilità di 31 miliardi di euro da spendere entro il 31 dicembre 2015, non si riesca da parte di chi governa a trovare gli strumenti più idonei a permettere che tutti i fondi a noi destinati vengano positivamente impiegati per fornire degli incentivi a chi vive nelle difficoltà.

Bronzi di Riace
Parliamo di un miliardo di euro al mese, nel frattempo a causa delle inadeguatezze della nostra regione , il governo si appresta a varare l’agenzia per la coesione che avrà il compito di gestire i fondi europei e nazionali .
Considerato ciò, e verificata la scarsa disponibilità dei comuni della Calabria nel mantenere gli stessi standard di servizi attraverso i lavoratori LSU/LPU, i quali sono bloccati senza indirizzi politici sul proseguimento dei progetti; riteniamo urgente un incontro per garantire l’occupazione verificare la possibilità di utilizzare parte dei fondi per garantire l’occupazione dei precari calabresi.
In attesa di un riscontro per discutere nel dettaglio le prossime iniziative su questo fronte e trovare strumenti definitivi in materia, porge distinti saluti.
Unione Sindacale di Base Confederazione Regionale Calabria
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