Potare gli ulivi

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Potare gli ulivi: dare una forma e migliorare l’efficienza della chioma

Potare gli ulivi è un’operazione fondamentale per alberi che, se lasciati sviluppare e crescere naturalmente, tendono ad assumere una forma abbastanza irregolare, cespugliosa, globosa e conica, in virtù di una chioma che si sviluppa, a seconda delle verità, in altezza (alcune specie superano anche i venti metri) o in ampiezza. Lo scopo della potatura deve essere quello di favorire la migliore efficienza possibile della chioma, e al tempo stesso agevolare lo sviluppo e la crescita delle branche fruttifere attraverso l’asportazione dei rami. Mediante strumenti da taglio specifici, la potatura dovrà anche favorire un rapporto piuttosto alto tra fogliame e legno, e contenere gli eccessi produttivi, in maniera tale da tenere sotto controllo la cosiddetta alternanza produttiva. Inoltre, potando l’olivo si potrà anche intervenire modificando la conformazione della pianta, così da equilibrarne e regolarne portamento e crescita sulla base dei bisogni colturali. Altrettanto importante sarà distribuire l’illuminazione in maniera corretta e omogenea sulle diverse porzioni della chioma.

Quando eseguire gli interventi di potatura

E’ bene precisare che il periodo migliore per eseguire la potatura dell’olivo corrisponde alla conclusione dei mesi invernali, e in ogni caso prima che si verifichi la ripresa vegetativa (vale a dire il germoglio della pianta). Tuttavia, nell’eventualità in cui venga previsto un periodo di gelate, bisogna interrompere immediatamente l’intervento, visto che il freddo e il gelo rappresentano un ostacolo alla cicatrizzazione dei tagli eseguiti sui rami. Se si vuole evitare la potatura di ringiovanimento, i tagli effettuati non dovranno essere troppo decisi né frequenti, così da evitare il rischio di una produzione limitata. Prima di iniziare a tagliare, naturalmente, è bene localizzare con precisione i punti in cui si vuole intervenire, anche sulla base dello scopo e del tipo di potatura che si vuole applicare (ringiovanimento, produzione e formazione) e della sua intensità. Sarà opportuno, quindi, osservare lo stato complessivo dell’ulivo, tenendo conto delle condizioni vegetative, e ovviamente considerare la quantità di chioma che si vuole eliminare. In particolare, si potrà definire leggero un intervento che asporterà meno del venti per cento della massa, mentre un intervento medio rimuoverà tra il venti e il quaranta per cento della fronda. Al di sopra del quaranta per cento di rami eliminati, si ha a che fare con un intervento intenso e pesante. Questo tipo di potatura, comunque, deve essere attuata solo in caso di ringiovanimento o ricostituzione della pianta, al fine di produrre germogli nuovi. Risulta evidente che l’intervento di potatura deve essere adeguato anche all’età dell’albero su cui si opera: su piante giovani bisognerà essere leggeri, mentre interventi più severi andranno bene per gli alberi meno giovani. E’ sempre consigliabile cominciare dall’alto per poi scendere, ricordandosi di eseguire prima i tagli grossi e poi i tagli piccoli.

Come usare gli strumenti per il taglio: pulizia e disinfezione

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A prescindere dal tipo di strumento impiegato per il taglio (segaccio, coltello, accetta, forbici, roncola o innestatoio), esso dovrà essere ben affilato, in maniera da ottenere un taglio privo di sbavature e netto, e se possibile di acciaio temperato. Nel corso della potatura, la lama dovrà essere continuamente ripulita, al fine di evitare eventuali contagi a causa di malattie presenti su un ramo singolo: per pulire la lama, sarà sufficiente strofinarla con un panno bagnato nell’alcol. La pianta di olivo, per altro, può essere sottoposto anche a una potatura di produzione o fruttificazione, che viene praticata allo scopo di agevolare lo sviluppo e la crescita dei rami su cui si trovano i frutti e i fiori. Si tratta, insomma, di un’azione tesa a rendere la qualità migliore, e a favorire l’equilibrio necessario tra l’attività produttiva e l’attività vegetativa dell’albero.

Potatura di riforma, di allevamento, di impianto, di ringiovanimento

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La potatura di riforma, invece, torna utile nel momento in cui deve essere modificata la forma dell’albero, per esempio perché a fini ornamentali o produttivi viene considerata non più adatta. La riforma, in realtà, viene praticata anche quando la conformazione degli ulivi deve mutare in conseguenza di incendi o gelate: consiste nella rimozione di parti molto grosse della pianta, e nella sostituzione effettuata ricorrendo a polloni rigorosamente selezionati e vigorosi. Alla potatura di impianto, invece, si fa riferimento se si vuole determinare, quando la pianta è ancora giovane, la forma della chioma che essa presenterà da adulta. Viene eseguita, infatti, a distanza di pochissimi anni dalla definitiva messa a dimora, e incide sul portamento dell’ulivo adulto: a vaso cespugliato, a vaso polifonico, a cono, eccetera. Mentre la potatura di allevamento viene applicata per preparare l’albero alla raccolta meccanizzata delle olive, e quindi alla coltivazione, la potatura di ringiovanimento è indispensabile per alberi ormai vecchi o senescenti che non sono più produttivi (e in generale per qualsiasi pianta che, per un qualunque motivo – per esempio una gelata improvvisa – non è più in grado di fruttificare). Essa prevede una riduzione drastica della chioma, o addirittura il taglio alla base del tronco, per poi scegliere i polloni più robusti e allevarli.

Ulteriori informazioni su: Potare gli ulivi – giardinaggio – Tecniche di giardinaggio http://www.giardinaggio.it/giardinaggio/tecniche-di-giardinaggio/potare-gli-ulivi.asp#ixzz2jnlnPlq2

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