Vummuli e cannate

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Fino agli anni ’50 la maggior parte delle case aveva u lanceddaro, l’angolo cioè dove si conservavano le lancedde con l’acqua per uso domestico.

Ci si riforniva alla fontana pubblica.

Qui vedete due bambine  con i vummuli e le cannate.

Mostrano già una certa destrezza, segno che le loro giovane vite hanno imparato presto a fare i conti con la miseria.

I volti però sono pacati.

Le privazioni  non hanno provocato terremoti nell’animo.

Forse il senso della vita è nascosto da qualche parte

che solo i cuori semplici sanno trovare.

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Foto RETE

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