Non siete Stato voi col busto del duce sugli scrittoi
e la Costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi che meritereste d’essere estripati
come la malerba dalle vostre sedi.
Non siete Stato voi che fate leggi su misura
come un paio di mutande a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi che trattate chi vi critica come un randagio
a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi, servi,
che avete noleggiato costumi da sovrani
con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia
che poggia sul valore dei privilegiati
come voi che i mafiosi li chiamate eroi
e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato
fissa il magistrato e poi giura su Dio: “Non sono stato io”.
Non Siete Stato Voi – Caparezza – Concerto del 1mo Maggio
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