“I discorsi dei fanti non sono allegri. E oggi parlavano sul tema: fucilazioni…”

 

 Che è il più lugubre.

Che c’è di vero nei racconti delle iniquità e delle ingiustizie, senza nome, attribuite ai tribunali militari?

Serrentino racconta di come fu mandato a morire sotto il fuoco nemico un aspirante di diciannove anni, arrivato da tre ore in trincea, i cui uomini si erano sbandati davanti alle mitragliatrici austriache.

Ma il fatto più atroce è un altro.

Presso un reggimento di fanteria, avviene un’insurrezione. Si tirano dei colpi di fucile, si grida “Non vogliamo andare in trincea!”. Il colonnello ordina un’inchiesta, ma i colpevoli non sono scoperti.

Allora comanda che siano estratti a sorte dieci uomini e siano fucilati.

Sennonché i fatti erano avvenuti il 28 del mese e il giudizio era pronunciato il 30. Il 29 del mese erano arrivati i ” complementi”, inviati a colmare i vuoti prodotti dalle battaglie già sostenute: 30 uomini per ciascuna compagnia.

Si domanda al colonnello: “Dobbiamo imbussolare anche i nomi dei complementi? Essi non possono aver preso parte al tumulto del 28: sono arrivati il 29 “.

Il colonnello risponde: “Imbussolate tutti i nomi”.

Così avviene che, su dieci uomini da fucilare, due degli estratti sono complementi arrivati il 29.

All’ora della fucilazione la scena è feroce. Uno dei due complementi, entrambi di classi anziane, è svenuto. Ma l’altro, bendato, cerca col viso da che parte sia il comandante del reggimento, chiamando a gran voce:

“Signor colonnello! Signor colonnello! “.

Si fa un silenzio di tomba. Il colonnello risponde: “Che c’è figliuolo? “.

” Signor colonnello! ” grida l’uomo bendato “io sono della classe del ’75. Io sono padre di famiglia. Io il giorno 28 non c’ero. In nome di Dio! “

“Figliuolo” risponde paterno il colonnello “io non posso cercare tutti quelli che c’erano e che non c’erano. La nostra giustizia fa quello che può. Se tu sei innocente, Dio te ne terrà conto. Confida in Dio”.

Silvio D’ Amico, Diario di guerra (in: Corriere della Sera del 30 marzo 1980, rid.)

Fonte: http://www.storiaxxisecolo.it/grandeguerra/gmdocu6.htm

 

 

Nella foto vedete Carmelo Laurito nel 1946

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