SOLO PER UN ATTIMO, pensate se avesse coinvolto due regioni del Nord con 7 milioni di abitanti: LA SCIATTERIA DI POLITICI LOCALI, NAZIONALI E DEL GOVERNO SAREBBE STATA LA STESSA?

ita

 

 

Viadotto Italia: tra richiesta di stato d’emergenza e solite promesse?

A Roma,  presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è tenuto un incontro per discutere dell’ennesimo problema che sta affliggendo la viabilità calabrese e la tranquillità della popolazione locale.
Alla riunione, presieduta dal ministro Del Rio, hanno partecipato anche una delegazione di sindaci calabresi, il presidente della giunta regionale Oliverio, l’assessore ai trasporti De Gaetano e i rappresentanti di altre realtà ed enti locali calabresi.
E’ stata illustrata la drammatica situazione vissuta dalla Calabria negli ultimi tre mesi da quando, dopo il crollo del viadotto Italia (tra Laino Borgo e Laino Castello),che ha trascinato giù anche un operaio romeno di 25 anni addetto ad una ruspa, il territorio calabrese è rimasto isolato dal resto del Bel Paese.
Le uniche vie di collegamento, attive ma non idonee al traffico pesante, sono rimaste la Statale 18 Tirrenica e la Statale 106 Jonica (con annessi tutti i grossi e gravi problemi riscontrati già prima dell’incidente).
Il presidente Oliverio ha chiesto al Ministro Del Rio di proclamare lo stato d’emergenza, affinchè si ottengano i finanziamenti dovuti e i lavori per il ripristino della viabilità possano essere velocizzati e, inoltre, ha domandato anche il risarcimento dei danni all’Anas, l’ammodernamento della Statale 19 e il potenziamento, unito ad una riduzione delle tariffe, per le tratte ferroviarie (quali???) e il trasporto aereo.
Ovviamente da Roma hanno risposto accogliendo con positività le idee calabresi, concordando sugli imminenti interventi da dover effettuare e promettendo di prestare una maggiore attenzione ai lavori di completamento della A3 Salerno- Reggio Calabria.

Bellissime parole, meravigliose prospettive. Quanto, di tutto ciò che è stato detto, non sarà solo aria fritta?
Giugno è arrivato e la stagione estiva è ormai alle porte. Sulla Statale 18 è un via e vai di autobus e tir, i quali attraversano una superstrada che si snoda tra i centri abitati. Oltre alla lentezza con cui questi mezzi pesanti scorrono, poichè si tratta di una strada piena di curve e per niente adatta a questo tipo di traffico, c’è da sottolineare la pericolosità di tale andirivieni. Passando fra i paesi, infatti, è facile vedere quanti turisti attraversino la Statale (con tanto di strisce pedonali) per raggiungere la spiaggia. Inoltre, con la chiusura delle scuole, molti sono anche i bambini e i ragazzini che giocano o passeggiano in bicicletta.
La Statale 18 resta l’unica arteria di collegamento tra i paesi dell’Alto Tirreno Cosentino e il prossimo ospedale più vicino, Cetraro. Durante le precedenti estati, purtroppo, si sono verificati anche alcuni decessi;  provocati da una corsa contro il tempo delle ambulanze e rallentata dal tradizionale traffico di questo periodo, Quest’anno, con uno scorrimento ancora più lento, cosa accadrà?

IT1

 

Il presidente Oliverio domanda un incremento delle tratte ferroviarie, addirittura l’istituzione di un Freccia Argento: ma la politica locale, quando sia la fascia jonica che quella tirrenica vedevano dimezzare i treni e chiudere le stazioni, a cosa stava pensando? Si parla anche del collegamento aereo, insufficientemente coordinato con i mezzi di trasporto utili a raggiungere l’aeroporto di Lamezia Terme.

Pare caschino tutti giù dalle nuvole.. come se i disagi vissuti sul territorio calabrese fossero nuovi! Per ben due volte sono stati rigettati i progetti presentati per riattivare il nodo autostradale. Non idonei. Quanti miliardi hanno “mangiato”, politica e malaffare, sui cantieri della A3, aperti dalla fine degli anni ’60? Perchè non si controlla con serietà l’uso dei fondi pubblici destinati ai lavori autostradali; magari provando ad arginare gare di appalto dove a vincere è il clientelismo?
La politica locale, complice delle strategie nazionali che mirano solo a tagliare laddove invece servirebbero maggiori sostegni, pare abbia dimenticato da anni i reali bisogni della popolazione calabrese; stretta nella morsa degli stenti e dei disagi di una carente rete dei trasporti e di un sistema sanitario fatiscente, se non quasi fantasma.
Vogliamo risposte concrete, immediate. Di promesse, preghiere e parole fumanti ne abbiamo sentite fin troppe.
L’apertura di presidi ospedalieri su più punti di entrambe le coste, jonica e tirrenica, è proprio uno dei provvedimenti necessari da dover attuare; così come i collegamenti tra le comunità montane e i paesi del litorale dovrebbero “esistere” da tempo e, come se non bastasse,  si dovrebbero studiare reali vie alternative che non solo in “periodi d’emergenza” possano ridurre le criticità sulla viabilità, ma siano invece utilizzate anche in periodi “di calma”.

Si riuscirà, almeno per una volta, ad essere meno chiacchieroni e ad aver rispetto dell’ambiente progettando interventi che contengano l’alto rischio idrogeologico a cui l’intera Calabria è esposta, ed a restituire dignità all’intera popolazione?

 Di Alessia Manzi

Fonte: http://tirrenoeveleno.altervista.org/viadotto-italia-chi-invoca-lo-stato-demergenza-e-chi-promette/?doing_wp_cron=1433431685.4144690036773681640625

Foto web

Fonti:

http://www.quicosenza.it/news/calabria/41162-viadotto-italia-delrio-annuncia-risorse-e-misure-alternative-per-la-viabilita

http://www.cn24tv.it/news/113237/viadotto-italia-giunta-chiede-al-governo-lo-stato-di-emergenza.html

Ti potrebbero interessare:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close