Nei primi decenni del Novecento nei Monti dell’Orsomarso vennero abbattuti boschi secolari.
Cera un’attività frenetica: carovane di muli, camion, piccole linee ferroviarie, teleferiche si muovevano per trasportare a valle tronchi maestosi.
Centinaia di operai lavoravano in montagna e nelle segherie.
Con gli anni Cinquanta tutto finì.
Molti emigrarono e il paese si avviò ad un lento declino.