Pompei, scoperta una tomba sannitica con un ricco corredo

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 Una tomba sannitica a cassa, datata al 370 a.C., è stata ritrovata negli scavi di Pompei, poco fuori porta Ercolano. La sepoltura contiene resti umani e un ricco corredo funerario.

Lo scheletro appartiene a una donna, dall’apparente età di 35 anni, come è emerso da una primissima analisi compiuta da Henri Duday, l’archeologo francese che con il collega Bruno Buolestin, ha coniato il termine «archetanatologia» per indicare lo studio degli aspetti biologico, sociologico e culturale della morte in antichità. I resti ossei estremamente fragili, forse per decalcificazione, prima di essere analizzati per la ricerca di patologie dovranno essere consolidati con speciali resine.

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Il corredo funerario è formato da anfore per il vino e ceramica per toeletta: vasi profumieri e cosmetici. Tutti a «figure rosse» (tra esse, si intravedono, due guerrieri e un cinghiale) e di provenienza diversa (Paestum, Puglia), denotanti, come suggerisce il soprintendente Massimo Osanna, il rango elevato della defunta.

Le indagini di scavo sono condotte da Laëtitia Cavassa (Cnrs, Centre Camille Jullian di Aix-en-Provence, e il Centre Jean Bérard di Napoli, Usr 3133) con Bastien Lemaire (Università di Montpellier, Archéologie des Sociétés Méditerranéennes – Équipe Tesam e sono possibili grazie ai fondi dl Ministero degli Affari Esteri francese, tramite il Centre Jean Bérard di Napoli, diretto da Claude Pouzadoux, e a un contributo di mecenati francesi (Cmd², Artfusion, Art et luxe e altri privati).

di Carlo Avvisati, edizione online, 21 settembre 2015

Fonte: http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2015/9…/

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