La nostra specie non è più influenzata dalle variazioni climatiche: è stata infatti in grado di creare artificialmente, all’interno delle proprie abitazioni, una temperatura più o meno costante tutto l’anno, così da garantire al neonato la stessa probabilità di sopravvivenza in ogni stagione. Gli animali invece vanno in calore, e si accoppiano, solo nei particolari periodi in cui la femmina può essere fecondata.
La frequenza con cui il calore si manifesta, e la sua durata, variano nelle differenti specie, e il fattore determinante è proprio il clima: gli animali che vivono in luoghi con condizioni climatiche costanti tutto l’anno, elefanti e giraffe per esempio, non hanno periodi determinati in cui avere l’estro.
Le femmine di animali che vivono in zone con stagioni distinte, invece, vanno in calore solo in particolari periodi. Con questo stratagemma riescono a partorire quando le condizioni climatiche e la disponibilità di cibo sono le più idonee per la sopravvivenza del piccolo. Alcuni animali vanno in calore una volta all’anno, come alcuni pipistrelli, gli orsi, i cervi; altri, come i conigli, più volte.
Fonte: http://www.focus.it/ambiente/animali/come-mai-gli-animali-vanno-in-calore…/
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