Un meridionale lo sa: per il TG1 il Sud è “la parte cattiva dell’Italia”.

Un meridionale lo sa: per televisione e giornali il Sud è criminalità, corruzione, degrado. È un racconto che sente da quando comincia a crescere ed a capire. Raramente ne sente raccontare la cultura, il costume, i lati virtuosi dell’economia.

Ora due studiosi, V. Cremonesini e S. Cristante, con il volume LA PARTE CATTIVA DELL’ITALIA – SUD, MEDIA E IMMAGINARIO COLLETTIVO, Mimesis (del quale se ne consiglia la lettura), documentano questo malcostume dei media nostrani, che spesso assume forme di vero e proprio razzismo.Ecco qualche pagina che mostra il lavoro maldestro fatto a danno del Sud dal TG1 delle 20 nel trentennio 1980 -2010

Una volta esaminate le cifre relative a quanto spazio è stato occupato dal Sud nel Tg1, dobbiamo ora affrontare la questione del contenuto, cioè di cosa si sono occupati i servizi che hanno rivelato una presenza del Sud al proprio interno. Una volta individuati i singoli servizi riferibili al Mezzogiorno, abbiamo proceduto a catalogarli secondo una serie di 11 parole chiave pertinenti: “criminalità” (ulteriormente articolate in mafie, microcriminalità, terrorismo, corruzione), “Welfare” (sanità, istruzione, trasporti, giustizia, penitenziari), “politica” (istituzioni, partiti, movimenti), “cronaca” (nera, bianca, costume), “cultura” (spettacoli,eventi, costume), “migranti” (immigrati/emigrati, sfruttamento, integrazione), “economia” (industria, commercio e servizi, turismo), “ambiente” (salvaguardia, inquinamento, disastri ambientali), “lavoro” (occupazione, disoccupazione, crisi),”società” (associazione, sindacati. Chiesa) e “meteo” (beltempo, maltempo, allarme).

Nella Figura 6, i risultati della nostra catalogazione

Quattro parole chiave, corrispondenti ad altrettante aree tematiche, sono dunque di gran lunga più frequenti nella rappresentazione delle notizie, e tra queste “cronaca” (31,9% del totale del campione) e “criminalità” (25,3%) svettano sulle altre. Ciò implica che vi è una fortissima caratterizzazione delle notizie sul Sud in termini di illegalità: sommando la cronaca alla criminalità si ottiene infatti una percentuale di servizi abbinati a queste parole chiave che arriva al 57,2% del totale delle notizie.

Per entrare maggiormente nel merito del trattamento delle news di cui stiamo dando conto, abbiamo scomposto graficamente l’area tematica “cronaca”. Come si nota osservando la Figura 7,

 il peso della “cronaca nera” rispetto alla “cronaca bianca” e a quella “economica” è pressoché assoluto.

Nel caso della “criminalità” questo è il risultato di una visualizzazione delle sotto-aree, cori uria evidentissima dominante costituita dalla criminalità mafiosa:

L’area “Welfare” si presenta invece graficamente in questo modo, con una decisa dominante legata alla sotto-tematica della “sanità”:

Veniamo ora alla situazione del “meteo”, tematica – come vedremo più avanti – molto utilizzata nel discorso delle news televisive sul Sud. La rappresentazione grafica suggerisce che si sono realizzati servizi soprattutto per segnalare situazioni di instabilità meteorologica, con un certo numero di servizi (il 19%) che hanno presentato situazione di “allarme”.

Ricapitolando: la rappresentazione del Sud attraverso le notizie del Tg1 avviene dunque prevalentemente attraverso quattro aree tematiche (in ordine di ampiezza: cronaca, criminalità, Welfare e meteo). All’interno dell’area “cronaca”, i servizi giornalistici hanno dato spazio soprattutto alle notizie di cronaca nera (93%).

Rispetto all’area “criminalità”, le news hanno affrontato prevalentemente fatti riguardanti le mafie (70%). Nell’area “Welfare” sono dominanti i servizi sulla sanità (63%), mentre nell’area “meteo” prevalgono le notizie relative al maltempo (66%).

Per consentire un maggiore approfondimento della caratterizzazione dei servizi giornalistici del Tg1 dedicati al Sud, abbiamo raccolto in aree tematiche anche tutte le news non dedicate al Mezzogiorno.

Siamo partiti da queste domande: quando i servizi televisivi non hanno come protagonista il Sud, di cosa tratta il telegiornale? Quali sono i raggruppamenti tematici più ricorrenti?

L’esame dei 1.6785 servizi maggiormente significativi che abbiamo visionato (quelli cioè presenti già in sommario con una titolazione apposita) ci ha spinto ad estendere le parole chiave già utilizzate per l’analisi dei servizi sul Sud ad altre due tematiche: “guerra” e “sport”.

La scelta è stata motivata dal numero di servizi che hanno trattato i fatti bellici (non dimentichiamo che durante il primo decennio del XXI secolo è stata combattuta la guerra in Iraq, fortemente mediatizzata), e che non avremmo potuto comprimere in nessuna delle aree precedentemente individuate. Per quanto riguarda lo sport, la sua collocazione nelle news appare da tempo come una stabile ricorrenza, adatta a fornire una parola chiave scorporata da cultura e spettacolo. Siamo stati indotti a questa duplice operazione per via del numero consistente di ricorrenze che abbiamo incontrato a riguardo e che, se non segnalate da apposita espressione, avrebbero rischiato di non essere colte nella loro significatività.

Infine, abbiamo operato nella stessa direzione decidendo di scorporare l’area “terrorismo” da quella della “criminalità”, per consentire uno sguardo più analitico su una tematica altrimenti eccessivamente indistinta. Per quanto riguarda l’area della “cultura”, abbiamo deciso di rinominarla “cultura/spettacolo” per dare maggiormente conto di una grande presenza di servizi giornalistici dedicati al mondo dello spettacolo rispetto agli approfondimenti culturali.

Il risultato di quest’opera di raffronto è contenuto nella Figura 11

(al cui interno abbiamo inserito anche l’istogramma Sud a solo titolo di raffronto numerico delle occorrenze). Essa ci dice che le aree tematiche di cui si occupano i servizi giornalisti del Tg1 differiscono in modo significativo da quelle interessate dalle news sul Sud. In ordine decrescente, le prime quattro aree tematiche sono infatti la politica (22,4% del totale dei servizi), la cronaca (17,4%), la cultura/spettacolo (10,5%) e l’economia (10,3%). Seguono la criminalità (8,4%), sommando però insieme criminalità e terrorismo) e. con una percentuale molto simile (8,3%), lo sport.

Ecco uno schema riassuntivo del raffronto tra le due tipologie di news televisive rispetto alle prime quattro aree tematiche per numerosità delle occorrenze:

Come si nota, l’area tematica in comune alle notizie che trattano di Sud e a quelle che invece non lo trattano è la cronaca. Per il resto, le scelte sono diverse. La narrazione del Sud intraprende dunque strade proprie per la tematizzazione giornalistica, fino a costituire un settore differenziato e speciale della programmazione del telegiornale più seguito dagli italiani, rinvenibile con certezza nel decennio 2000-2010 e non smentito per l’intero arco temporale 1980-2010. E le cui caratteristiche sono associate alla cronaca nera e alle mafie, che emergono prepotentemente dalle aree tematiche della “cronaca” e della “criminalità”. Se a ciò aggiungiamo il numero elevato di servizi sulla malasanità all’interno dell’area tematiche del “Welfare” il quadro di una drammatizzazione narrativa si fa ampio e variegato.

Fonte: LA PARTE CATTIVA DELL’ITALIA – SUD, MEDIA E IMMAGINARIO COLLETTIVO, di V. Cremonesini e S. Cristante – Mimesis

Foto RETE

NOTE

5 Si tratta del numero dei servizi non dedicati al Sud (periodo 1980-2010).

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