
In Italia è detta Calendimaggio, ossia le calende di maggio, una festa stagionale che si tiene per festeggiare l’arrivo della primavera. L’evento trae il nome dal periodo in cui ha luogo, cioè intorno al 1º maggio, le calende del mese nel calendario romano.
La tradizione
Il Calendimaggio è una tradizione viva ancor oggi in molte regioni d’Italia come allegoria del ritorno alla vita e della rinascita: fra queste il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, l’Emilia-Romagna (ad esempio si celebra nella zona delle Quattro Province, ovvero Piacenza, Pavia, Alessandria e Genova), la Toscana (Montagna pistoiese), l’Umbria, le Marche e il Molise.
La funzione magico-propiziatoria di questo rito è spesso svolta durante una questua durante la quale, in cambio di doni (tradizionalmente uova, vino, cibo o dolci), i maggianti (o maggerini) cantano strofe benauguranti agli abitanti delle case che visitano. Simbolo della rinascita primaverile sono gli alberi (ontano, maggiociondolo) che accompagnano i maggerini e i fiori (viole, rose), citati nelle strofe dei canti, e con i quali i partecipanti si ornano. In particolare la pianta dell’ontano, che cresce lungo i corsi d’acqua, è considerata il simbolo della vita ed è per questo che è spesso presente nel rituale.

Si tratta di una celebrazione che risale a popoli dell’antichità molto integrati con i ritmi della natura, quali celti (festeggiavano Beltane), etruschi e liguri, presso i quali l’arrivo della bella stagione rivestiva una grande importanza.
In alcune località essa è associata al culto di San Michele, del quale è festeggiata l’8 maggio la sua apparizione nel santuario di Monte San Michele sul Gargano.
Col tempo la tradizione del Calendimaggio si è affievolita, soprattutto a partire dall’Ottocento, quando il movimento socialista trasformò questa ricorrenza nella festa dei lavoratori, facendole assumere un carattere di protesta sociale. Fu per questo che il fascismo, nonostante la sua valorizzazione delle manifestazioni folcloriche italiane, giunse a vietare questa espressione popolare in alcune città. Altrove, tuttavia, furono incentivate le rievocazioni medievali in linea con gli esiti nazionalisti del romanticismo, come nel caso del Calendimaggio di Assisi, ripristinato in forma nuova nel 1927
FONTE: https://it.wikipedia.org/wiki/Calendimaggio
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