
Diversa dalle regioni che la introducono e dall’isola che la segue, la Calabria è anche diversa tra luogo e luogo fino al capriccio e alla stranezza. Più che alla pittura ci fa pensare all’intarsio. Lo splendore vivace della costa tirrenica nei suoi tratti più fertili non ha nulla a che fare con lo splendore disperato della costa ionica nei tratti non ancora trasformati dalla bonifica. La Sila è un paradosso paesaggistico e ci riporta a certe composizioni surreali, che ottengono il loro fascino accostando tra loro oggetti eterogenei e disambientati. Sembra di essere caduti in un angolo della Scandinavia, con i pini silani più alti e più snelli degli abeti […]. Una congiura di malanni storici e naturali hanno fatto della Calabria quel nodo fitto di problemi che ogni sociologo conosce.
Di Guido Piovene