Giulio (133.000)
ALTERATI: Giuliétto (300), Giulino (15); Zulino (100).
NOMI DOPPI: Giulio Cèsare (2.200). –
FEMMINILE: Giulia (148.000).
VARIANTI: Jùlia (500).
ALTERATI: Giuliétta (13.000); Zulina (25).
NOMI DOPPI: Giulia Maria (600).
Ampiamente diffuso in tutta l’Italia nelle forme fondamentali, è più compatto nel Nord e a Roma per la variante latineggiante o esotica Julia, in Emilia-Romagna per gli alterati d’impronta dialettale in Z-, e nel Lazio per Giulio Cesare, che non è in realtà un nome doppio ma unitario, ripreso dall’uomo politico e condottiero romano Caio Giulio Cesare.
È la continuazione, sostenuta dal culto di numerosi santi e sante e dal prestigio di vari grandi personaggi storici, dell’antico gentilizio latino Iulius, proprio della gens Iulia da cui sarebbe disceso Giulio Cesare (e il cui capostipite sarebbe stato Iulus, Iulo o Ascanio, figlio di Enea), diventato poi nome personale o unico in età imperiale: ma lulius è probabilmente un derivato di Iovis, v. Giove, attraverso una forma precedente ‘Iovilios “sacro, dedicato a Giove”. L’alta frequenza del diminutivo femminile Giulietta, e la sua concentrazione in Toscana e nel Nord, è in parte motivata dalla grande risonanza, dall’Ottocento, della tragedia dì W. Shakespearc «Romeo and Juliet» del 1597, e dalle numerose opere drammatiche, liriche e cinematografiche, a essa ispirate.
Da NOMI D’ITALIA, di E. De Felice – Mondadori
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