
Tutti i miei sogni allora e le speranze
gli sconforti e i silenzi, padre mio,
eran tua gioia e affanno.
E vegliavi su me dal tuo balcone
di glicine fiorito,
mentr’io, sotto l’antico pergolato
d’edera, ricercavo il mio cammino
sui libri o tra le nuvole smarrito.
Il piccolo giardino
aveva ad ogni fiore
un’ape ed un mio sogno
in un cerchio di rondini canore.
FOTO: Rete