PARMARIJA – “Prendi il bel tempo e portalo dentro”

Nei tempi antichi viveva una vedova, in una piccola casa disadorna, con il suo unico figliolo, Giovanni. Il marito le era morto in un incidente alla calcara. Il ragazzo cresceva forte e gentile. Lavorava come garzone nelle Terre del Principe.

Quando venne il tempo di prendere moglie, Giovanni sposò Giuditta, la figlia di mastro Francesco, il calzolaio. Era una donna semplice e un po’ leggera di mente. Vivevano tutti assieme nella piccola casa poco fuori del paese. Ogni tanto la vedova chiamava la nuora e, insieme, si prendevano cura dell’orto e delle poche bestie.

“Giuditta, prendi il bel tempo e portalo dentro”, le ripeteva spesso, sperando di farla diventare un po’ più giudiziosa. La ragazza non capiva che la suocera voleva dire di cogliere le opportunità che la Vita offre.

Giuditta, in una bella giornata di sole, con le rondini che svolazzavano in cielo, rimasta sola a casa, salì sul tetto e tolse tutte le tegole. Quando ebbe completamente scoperchiato il tetto, allargò le braccia e disse, fiera di sé:

“Ah, finalmente! Ora la suocera sarà contenta che ho portato dentro il bel tempo!”

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