
Processione al Palazzotto.
Siamo tra la fine degli anni Cinquanta ed i primi anni Sessanta.
C’erano ancora i Fratelli. Cosimino Farace faceva il chierichetto, i figli di Vincenzo Maradei, Sergio e Sandro, erano piccoli, don Cosma era in compagnia di un altro prete (del quale mi sfugge il nome), Pieruccio Caterina, Giovanni Paravati e Angelo Quintieri erano giovani, Gaetano Nepita indossava la tunica dei Fratelli …
Era il tempo in cui Orsomarso si spopolava. L’emigrazione portava lontano famiglie intere. Fino agli anni Novanta tornavano d’estate per le ferie, come a riannodare legami ancestrali. Poi sempre di meno. Ora che i vecchi sono morti o il peso degli anni rende il passo incerto, tornano solo i figli o i nipoti. Ma raramente. Il legame con la terra dei padri (o dei nonni) diventa sempre più labile. I cognomi scomparsi ad Orsomarso (vedi qui) ne sono un triste segno.