SAN COSMA

Negli anni passati la festa di san Cosma era una di quelle più sentite nella nostra comunità. Processione, banda, fuochi d’artificio… Lo stesso nome Cosma era molto diffuso in paese. Per molti anni i festeggiamenti si sono tenuti il 19 ottobre.

Ora l’epidemia ha scombinato anche gli eventi religiosi. Della festa di san Cosma sono rimasti il suono delle campane e il ricordo nella liturgia, per i pochi che vanno in chiesa, protetti da una mascherina.

“I santi Cosma e Damiano, noti anche come santi medici (in greco antico: Κοσμάς και Δαμιανός, Kosmás kai Damianós; in latino: Cosmas et Damianus); Egea, 260 circa – Cirro, 303), sono stati due medici romani, gemelli e fratelli maggiori dei santi Antimo, Leonzio ed Euprepio. Secondo la tradizione furono nella prima generazione di martiri sotto l’impero di Diocleziano: sono venerati da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi.

Dal momento che non vollero mai denaro o beni in cambio della loro pratica di medici e guaritori, furono soprannominati Anargyroi (dal greco antico Ανάργυροι, “senza argento” o “Santi non mercenari”). È stato detto che grazie a queste opere convertirono molte persone alla fede cattolica” (Wikip.)

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