
Devo tanta riconoscenza a Dino, per il gesto di amicizia che ha voluto compiere, raccontandomi la storia della nascita della nostra centrale elettrica, per iniziativa dello zio, Angelo Rossi. È un racconto prezioso che arricchisce la memoria della nostra piccola comunità. Iniziativa lungimirante, quella di Angelo, che avrebbe potuto tornarci utile anche oggi, se solo avessimo avuto, nel dopoguerra, amministratori più accorti.
Purtroppo la foto non è nitida. Se qualcuno di voi ne avesse una migliore sarebbe graditissima.
Grazie
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Il progetto nacque nella primavera del 1925 e sviluppato nel triennio successivo con la costruzione delle strutture per la regimentazione e la canalizzazioni delle acque nonché delle strutture necessarie per la produzione vera e propria dell’energia elettrica;
la parte della distribuzione su pali per il trasporto dell’energia prodotta nei Comuni vicini fu certamente molto onerosa e comportò non poche difficoltà.
L’opera industriale è stata di grandissima importanza (basti pensare che in quello stesso periodo venivano costruite altre centrali nel centro nord) e senza ombra di dubbio Angelo Rossi fu un precursore della modernità.
Rischiò grosso perchè ci vollero somme considerevoli (una vera e propria fortuna), mise in gioco tutte le proprietà ereditate e si caricò di moltissime responsabilità, alla fine fu ripagato sia nel sogno diventato realtà e sia nell’investimento innovativo che gli fece guadagnare una fortuna.
purtroppo per Lui nel 1960 arrivò la nazionalizzazione e tutto finì ma in tasca gli arrivarono circa 100 milioni delle vecchie lire (tanta roba)
A volte bisogna osare per creare impresa e soprattutto lavoro innovativo, Lui certamente ebbe un grandissimo coraggio anche perchè parliamo di una persona che aveva già con un lavoro era Segretario Comunale di 1°Classe (Laurea in Giurisprudenza) difatti fu Segretario Generale anche a Cosenza durante i nefasti anni del Fascismo.
Ci fu sul finire della Guerra un episodio che lo segnò moltissimo…proprio al Comune di Cosenza fu spinto giù dalle scale da alcune persone (dopo la caduta del Fascismo ) e si ruppe entrambe le gambe ..passò gli ultimi anni su una sedia a rotelle.
Era una persona molto gioviale e spiritosa amava il Teatro e quella passione la coltivò fin da giovanissimo e continuò a Salerno dove studiò era un personaggio poliedrico sicuramente.
Questi sono ricordi di famiglia che non c’entrano niente con la Centrale elettrica , ma li ho voluti raccontare per capire il personaggio Angelo Rossi.
Un abbraccio carissimo
Dino
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LA CONCESSIONE RILASCIATA DAL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI
PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DEL 15 OTTOBRE 1928
Prima parte

Seconda parte
