
Questo giardinetto al Palazzotto ha una strana storia. Fino agli anni Sessanta c’era la vigna di Giovanni e qualche albero di pesco e di fico. Da ragazzo, con alcuni compagni, si andava a sgraffignare qualche grappolo di uva fragola, quando si era sicuri di non essere a portata di scapaccioni.
Quando si sistemò il Palazzotto la vigna di Giovanni si pensò di trasformarla in parco.
Fu pensato e attrezzato per offrire qualche opportunità ai bambini per giocare. Il tempo di gestazione è stato lungo. Oggi è come lo vedete.
Ma con il recente esplodere dell’amore per i cani, diversi cinofili ritengono che oltre a parco giochi per i bambini quello spazio può funzionare anche come cacatoio per i cani. Per questi signori non c’è alcuna differenza tra una latrina e un parco, ed un cane ha più diritti di un bambino.
È normale tutto questo?
Se c’è qualcosa che non va, chi di dovere può porvi rimedio?