
In origine probabilmente inteso come soffio attraverso l’anima che vive nel fiato; perciò immaginato anche come rinvigorente e corroborante.
– Quasi sempre espressione di devozione interiore e segno di venerazione. Accanto al reale significato erotico (che nel rito nuziale può assumere anche carattere simbolico) il bacio possiede altresì rilevanza sacrale.
In Egitto p. es. venivano baciati i piedi al faraone dio, una forma di deferenza diffusa nei confronti dei sovrani, dei sacerdoti e dei giudici.

– Nell’antichità classica si baciava la soglia del tempio, l’altare e l’effigie degli dei. Nell’Islam ancora oggi, come meta e culmine del pellegrinaggio, viene baciata la Pietra nera della Ka’ba.
– Nella Chiesa paleocristiana, come bacio di pace o di fratellanza, era simbolo di comunione (cfr. il bacio di Pasqua della Chiesa orientale); il bacio di fratellanza, in quanto simbolo dell’appartenenza a una comunità, è usato anche in contesti profani (per esempio fra i compagni comunisti), e con accezione simbolica indebolita anche fra i parenti e gli amici come bacio di saluto.
Il bacio dell’altare, della croce, della Bibbia, delle reliquie dei santi ecc. è inteso nel cristianesimo come simbolo, ma anche come congiunzione mistica.
– Nel Medioevo inoltre il bacio era un simbolo di riconciliazione (bacio di espiazione).
– Il baciamano,che trattandosi del trasmettere un bacio deriva probabilmente da tradizioni magiche, può fungere da sostituto del bacio.
– Nella Bibbia, il bacio sottolinea l’amore degli sposi (cfr. Ct 1,1), la dedizione e la fedeltà degli amici (1 Sam 20,41), l’affetto fra genitori e figli (cfr. Gn 27,26) e l’intenzione della riconciliazione fra rivali (2 Sam. 20,9).
Il bacio della peccatrice a Gesù, simbolo di pentimento e di affetto (cfr. Le 7,38) trova il suo opposto nel comportamento di Giuda: il ricordo della sua profanazione del bacio (cfr. Mt 26,49) è vivo nell’espressione bacio di Giuda, in uso ancora oggi in diverse lingue.
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Da “DIZIONARIO DEI SIMBOLI” – Piemme
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