
.
[…]
Quando si firma, bisogna assolutamente rispettare l’ordine nome + cognome, riservando quello inverso (cognome + nome) agli usi burocratici o amministrativi, che utilizzano criteri alfabetici fondati sull’iniziale del cognome. L’ordine nome + cognome va osservato non soltanto nell’uso scritto, ma in tutte le situazioni in cui dobbiamo dichiarare chi siamo: nei biglietti da visita, nella carta intestata, quando scriviamo gli indirizzi sulle buste o nelle cartoline. Non solo: quando aggiungiamo il nostro nome e cognome in fondo a una lettera o a un qualsiasi scritto o documento, la firma deve essere leggibile. La firma non deve essere l’occasione per manifestare la propria personalità attraverso sottolineature, pallini al posto dei puntini sulle i, arzigogoli e svolazzi vari. È vero, la firma ci rappresenta, e proprio per questo è preferibile dare di noi un’immagine chiara e non uno scarabocchio o una sigla misteriosa e illeggibile.
Un ultimo consiglio: non bisogna mai eccedere nelle dimensioni della firma. Alcuni pensano che concludere uno scritto con una firma a caratteri cubitali sia una manifestazione di grande personalità e carattere. Sbagliano: anche attraverso una firma chiara, dalle dimensioni normali, possiamo esprimere cortesia e rispetto nei confronti di chi ci legge.
A proposito di sigle e abbreviazioni, bisogna fare attenzione a usarle correttamente.
.

.
ABBREVIAZIONI E SIGLE
Diamo qui di seguito un elenco delle più comuni, e anche di quelle che capita di usare solo una volta nella vita (ammesso che capiti), ma che, proprio per questo, possono mettere in difficoltà. Ci sono delle sigle che è importante saper sviluppare per evitare brutte figure. A scanso di equivoci, ecco quelle che potete incontrare e usare nei vostri messaggi scritti:
Arch. = Architetto, Architetta.
Avv. = Avvocato, Avvocata.
Chiar.mo – Chiarissimo, cioè famosissimo, illustre. Si premette al nome dei professori universitari nelle intestazioni e negli indirizzi:
.
Chiar.mo Prof. Andrea Tiretti
.
c.m. = corrente mese. Si usa per le date quando si deve indicare lo stesso mese in cui è stata mandata la lettera:
.
Verona, 2 ottobre 2004
Spett.le Ditta Limentani,
un nostro rappresentante sarà da voi il 24 c.m….
.
c/o = «presso», dall’inglese care of. Si usa per indirizzare una lettera a qualcuno che è presso (appunto c/o) qualcun altro, privato o ditta che sia:
.
Gent.mo sig. Giorgio Vanni
c/o famiglia Lucchini
.
Cav. = Cavaliere.
Comm. = Commendatore.
Dott. = Dottor, Dottore.
Dott.ssa = Dottoressa.
Dr = Dottore, Dottoressa.
Ecc. = Eccellenza. Alcuni, molto discutibilmente, continuano ad attribuire questo titolo a ministri e alti funzionari dello stato. Lo riportiamo per dovere di completezza, ma si tratta di un uso ormai fuori del tempo.
Egr. = Egregio. Si premette al nome del destinatario del messaggio, nella stesura dell’indirizzo e anche, in forma non abbreviata, all’inizio della lettera:
.
Egr. Pro/. Federico Torre
.
E.V. = Eccellenza Vostra. Vale quel che si è detto per Ecc.
Gent.ma, Gent.mo = Gentilissima, Gentilissimo. Si premette al nome della destinataria o del destinatario.
Herrn e Herrin = signore e signora, in tedesco. Da usare solo se si invia una lettera in un paese di lingua tedesca.
Ill.ma. Ill.mo = Illustrissima, Illustrissimo. Si premetteva, nel passato, al nome della destinataria o del destinatario. Oggi non si usa più. Anche in questo caso riportiamo l’abbreviazione per dovere di completezza, ma ne sconsigliamo l’uso.
Ing. = Ingegner, Ingegnere.
M. e Mme. = Monsieur e Madame. Parole francesi che significano «signore» e «signora»; da usare solo se si invia una lettera in un paese di lingua francese.
Mr. e Mrs. = Mister e Mistress. Parole inglesi che significano «signore» e «signora»; da usare solo se si invia una lettera in un paese di lingua inglese.
N.D. = Nobilis domina, cioè nobildonna.
N.H. = Nobilis homo, cioè nobiluomo.
On. = Onorevole.
p.a. = per auguri.
p.c. = per conoscenza. Questa formula si usa quando, dopo aver inviato una lettera a chi ne è il destinatario principale, se ne mandano una o più copie – per farne conoscere
il contenuto – ad altre persone a vario titolo interessate:
.
Prof. Vincenzo Gatti
e p.c. dr Carlo Casati
.
La stessa sigla può significare anche «per condoglianze».
p.r. = per ringraziamento.
Preg. = Pregiata, Pregiato. Da usare in riferimento ad aziende:
.
Preg. Ditta Mucci
Lungotevere Melimi 12
00192 Roma
.
Preg.ma, Preg.mo = Pregiatissima, Pregiatissimo. Superlativo di Preg.
Prof. = Professor, Professore.
Prof.ssa = Professoressa.
P.S. = Post scriptum.
p.v. o p/v = prossimo venturo. Si usa per indicare una data imminente:
.
Roma, 12 settembre 2004
Gentile dottore,
sarò a Lucca il 27 ottobre p.v.
.
Rev. = Reverendo. Si premette al nome di un sacerdote.
Rev.mo = Reverendissimo. Superlativo di Rev.
R.S.V.P. = Répondez s’il vous plaìt. Formula francese, che significa «Si prega di rispondere». Si trova nei biglietti d’invito a una qualsiasi cerimonia o presentazione, e impegna il destinatario a confermare o a smentire la sua partecipazione.
S.A.R. = Sua Altezza Reale.
Sen. = Senatore. Ma è preferibile non abbreviare la parola, e scriverla per intero, prima del nome:
.
Gentile Senatore Aldo Bianchi
.
S.G.M. = Sue gentili mani. S.P.M. = Sue proprie mani.
S.P.G.M. = Sue proprie gentili mani. Tutte queste formule si aggiungono sulle buste che vengono consegnate a mano, dopo il nome del destinatario, al posto dell’indirizzo:
.
Avv. Daniele Calassi
S.G.M.
.
Sig. o sig. = Signor, signore.
Sigg. o sigg. = Signori.
Sig.na o sig.na = Signorina.
Sig.ra o sig.ra = Signora.
Sig.re = Signore.
S.E. o S.Em. = Sua Eminenza (rivolgendosi a un cardinale).
Sr.D. (Exmo.Sr.D.) e Sra.Dna (Exma.Sra.Dna) = Signore e signora, in spagnolo (Excelentisimo Senor Don ed Excelentìsima Senora Dona}. Da usare solo se si invia una lettera in un paese di lingua spagnola.
S.S. = Sua Santità.
S.V. = Signoria Vostra.
.
La S.V. è invitata all’inaugurazione della personale di
Mario Fani, che si terrà presso la Galleria il Polittico /’/ 28
giugno p.v. alle ore 19.
.
u.s. = ultimo scorso. Si usa per indicare una data appena passata.
.
Palermo, J dicembre 2004
Gentile sig. Bertocci,
il 29 ottobre u.s. ho assistito all’inaugurazione della
sua personale…
.
v.g. = verbi gratta. Espressione latina che significa «per esempio».
vip = very importantperson.
V.S. = Vostra Santità.
.
Molte delle abbreviazioni e delle sigle che abbiamo elencato indicano cariche professionali, istituzionali, nobiliari.
[…]
Fonte: “LE PAROLE GIUSTE”, di V. Della Valle – G. Patota – Sperling&Kupfer Editori
Foto: Rete