Palazzotto

Questa foto ci riporta agli anni Cinquanta. È un po’ sfocata. Ma sa stuzzicare la memoria.

L’ultima famiglia che abitò alcune stanze del Palazzotto mi pare appartenesse ai La Padula. Poi venne abbandonato. Con alcuni ragazzi ogni tanto si andava a scoprire i segreti di questo edificio misterioso. In una stanza una volta trovammo una vecchia sputacchiera: una sfera di lamiera che si apriva schiacciando un pedale. Tutti a provare ed a ridere per una cosa che ci sembrava buffa e della quale non si capiva l’uso.

In questa foto il Palazzotto è diventato Scuola elementare. Orsomarso non aveva un edificio per le scuole. I Savoia non le amavano; sprecarono milioni in armi e guerre. Un loro chiodo fisso.

La prima elementare la feci a Santa Cruci, in un locale che poi divenne cinema. Il maestro era solito servirsi di due “strumenti” educativi, a cui era affezionato: una bacchetta e sassolini per chi era costretto a stare in ginocchio. In seconda cambiammo maestro, ma non ci andò bene. Capitammo con una signora che non aveva né arte né parte. Ci andò meglio con l’aula: lasciammo Santa Cruci e venimmo trasferiti qui.

Sulla destra vedete la casa di Francesco Fortunato (padre di Angiolina, la Bionda). Porta ancora i segni dell’alluvione che ci fu il 29 settembre del ’39. A seguito di questa alluvione vennero poi costruite le briglie ed alcuni muri per contenere il Canale.

 

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2 Replies to “Palazzotto”

  1. DOMENICO FORESTIERI ha detto:

    Caro professore Cosma, quella signora maestra che non aveva né arte né parte, cosi come la descrivi tu, l’ho avuta anch’io come insegnante. Ricordo che il consorte era addirittura il segretario del nostro comune. Tempi di un lontano passato scolastico con una didattica particolarmente confacente a chi, il caso di quella signora, sfogava le proprie frustrazioni con scolari più vivaci rispetto ad altri, con la sabbia sotto le ginocchia. La mia vivacità mi costringeva a subire quella tortura ed a farmi odiare la scuola che non mi accoglieva. In quei tempi potevi lamentare qualcosa con simile maestra e con il marito che era il segretario dello stesso comune ?… Grazie sempre di tutto, amico professore.

    • admin ha detto:

      Domenico, la signora a cui mi riferisco in questo commento non è quella a cui alludi tu. Ti ringrazio per l’attenzione che dedichi a questo blog. Saluti cordiali.

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