Questi ragazzi sono figli dei veneti che lavoravano, negli anni ’50 e ’60, per conto della ditta “Argentino” nei Monti di Orsomarso. Volti sereni, allegri. Giocano con quello che hanno a disposizione: rami di vitalba, di edera, di faggio, di acero, e fanno ghirlande per le loro teste.
Non hanno tablet, aggeggi multimediali, diavolerie elettroniche, eppure i loro volti hanno qualcosa che i nostri figli hanno perso.