PLINIUS – I sindaci dell’Alto Tirreno scrivono al ministro: “Chiediamo che in tutto il nostro territorio le forze dell’ordine siano dotate di organici più consistenti in modo tale da soddisfare le reali esigenze del territorio»

La corruzione infetta il tessuto democratico

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A seguito dell’interrogazione parlamentare presentata in Commissione difesa dal deputato del Pd Ernesto Magorno, un gruppo di sindaci – tra cui quelli di Cetraro, Acquappesa, Acquaformosa,  Aieta, Cerzeto, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Orsomarso, Praia a Mare, Sant’Agata d’Esaro e Villapiana – ha scritto al ministro della Difesa, il senatore Mario Mauro per chiedere la costruzione della caserma della tenenza di Scalea e l’apertura di quella dei Carabinieri di Cetraro.
Nella lettera si evidenziano i problemi legati alla «sicurezza del Tirreno Cosentino, un territorio particolarmente vasto e diversificato, nel quale purtroppo si registrano  seri fenomeni  legati alla presenza della criminalità organizzata.  Inoltre, questo comprensorio, per la propria vocazione prettamente turistica, vede nel periodo estivo l’aumento esponenziale delle presenze a cui consegue un aumento dei rischi  relativi all’ordine pubblico. In questo contesto, le forze dell’ordine svolgono un lavoro encomiabile a tutela della sicurezza dei cittadini e assolvono, brillantemente ed in maniera puntale, il loro compito di contrasto ai fenomeni delinquenziali. Però, com’è stato più volte rilevato – scrivono Giuseppe Aieta, Giovanni Saverio Capua, Giovanni Manoccio, Giovanni Ceglie, Giuseppe Rizzo, Gianfranco Ramundo, Vincenzo Rocchetti, Paola Maria Candia, Antonio Praticò, Luca Branda e Roberto Rizzuto – i rappresentanti delle forze dell’ordine si trovano a operare nella scarsità di mezzi, con organici esigui e senza la possibilità di usufruire di strutture adeguate».
Gli 11 sindaci riportano anche casi esemplificativi: la tenenza dei carabinieri di Scalea e la caserma dei carabinieri di Cetraro.  «La prima, nonostante sia stato individuato il sito e trovate le relative risorse economiche, è ancora da realizzare. La caserma dei carabinieri di Cetraro, invece, sebbene completata da due anni, non è stata mai aperta, perché il ministero dell’Interno, a causa della crisi economica, non dispone delle somme a suo tempo pattuite, con le quali si impegnava a riconoscere un canone di locazione annuo da versare alla società costruttrice che, tra l’altro, ha realizzato i lavori a proprie spese».
«Noi – aggiungono i primi cittadini dei centri del Cosentino –, nella funzione di sindaci e quindi di responsabili della sicurezza dei comuni che amministriamo, riteniamo che il nostro territorio abbia l’urgente necessità di dotarsi  di quei presidi, che tutelino la sicurezza e contrastino l’illegalità, operando nel contempo da deterrente al diffondersi del cancro della criminalità organizzata». La richiesta al ministro Mauro è «di intervenire affinché la nuova caserma dei carabinieri di Cetraro sia al più presto aperta e resa operativa nonché vengano iniziati, in tempi brevi, i lavori di costruzione della tenenza dei carabinieri di Scalea.  Chiediamo altresì – scrivono in conclusione gli 11 sindaci –, che in tutto il nostro territorio le forze dell’ordine siano dotate di organici più consistenti in modo tale da soddisfare le reali esigenze del territorio».

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Da corrieredellacalabria.it

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