
La processione di sant’Antonio in Piazza Municipio
Sono grato ad Aurelia Papa ed a Lucia Di Leone per questa foto. Credo che risalga agli anni ’50. È un bell’affresco della nostra piccola comunità. Un attimo strappato al tempo e conservato.
Guardandola giovani e meno giovani possono ricostruire il “com’eravamo”. E nutrire le radici, che aiutano a costruire un’identità.
Mastro Francesco u furgiaro se ne sta davanti alla sua bottega, un ambulante ha buttato sulla macchia le sue poche mercanzie, un’auto parcheggiata documenta che anche ad Orsomarso se ne poteva vedere qualcuna, un paio di signori vestiti da “fratelli”, quattro musicanti che seguono la statua, Salvatore con la bandiera dell’Azione Cattolica, a testimonianza che il controllo sociale della chiesa era alto, e tanti giovani, in fila, con lo sguardo fermo e sicuro.
Non ci sono cianfrusaglie. Tutto è ridotto all’essenziale. Persino i musicanti hanno come segno distintivo solo il berretto, e nemmeno tutti.
Molti di quelli presenti nella foto li ho conosciuti e frequentati. Diversi se li è portati via l’emigrazione, sparpagliandoli per l’Italia. Di alcuni rimane solo il ricordo.