Un funerale.
Ricordo che il sacerdote forniva due tipi di servizio religioso: uno prevedeva l’accompagnamento fino alla Croce e l’altro, come in questo caso, fino al cimitero. Chiaramente anche il compenso variava.
La bara veniva portata a spalla da parenti o amici della famiglia del defunto.
Questa foto, che Mariagrazia Corrado ha preso da Pasquale Bottone, è interessante perché mostra i resti del camposanto vecchio.
Ricordo che c’era una grande tomba comune, appoggiata alla roccia vicino alla strada, e poi le altre, attaccate tra di loro; era difficile persino muoversi. Molte erano crollate, per cui si scorgevano i poveri resti che conservavano.
La parte più recente si stendeva verso est, dove sono ora le case. Qui c’era più spazio.
Nello spigolo verso il fiume c’era la tomba di mia nonna Carmela. Da ragazzo vi accompagnavo mia madre il giorno dei morti. Accendeva qualche lumino, recitava in silenzio delle preghiere, faceva un po’ di pulizia, mentre abbondanti lacrime le bagnavano il viso, per quella sua madre ch’era partita, quando lei era ancora una bambina.