4 novembre 1971, si ricordano i caduti.
C’è qualcosa di assurdo in queste liturgie.
Quella che siamo soliti chiamare Patria prima ti strappa agli affetti e ti manda a morire in guerre spesso inutili, poi dedica una giornata al “milite ignoto”, al povero disgraziato il cui corpo è rimasto abbandonato in lande sperdute e di cui si è perso persino il nome.
Nei suoi 152 anni di storia l’Italia ha fatto tante guerre inutili. Ne cito alcune: in Etiopia, in Libia, le due guerre mondiali.
Centinaia di migliaia di uomini hanno perso la vita non per difendere la terra dei padri, ma per manie di conquista di chi governava in nome delle classi dominanti.
Foto: Silvia Farace