
Maria Candia alla fontana con la lancedda
Se potessi vivere nuovamente la mia vita
nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere tanto perfetto,
mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto lo sono stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e proficuamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia.
Ma se potessi tornare indietro cercherei
di avere soltanto buoni momenti.
Che se non lo sapete, di quello è fatta la vita,
solo di momenti; non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che non
andava mai da nessuna parte senza un termometro,
una borsa d’acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all’inizio
della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse,
contemplerei più albe
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
“Istanti” è una poesia apocrifa comunemente (ed erroneamente) attribuita al poeta argentino Jorge Luis Borges (1899-1986). Seppure sembra ormai accertato che Borges non abbia mai scritto questa poesia (che per il tema trattato ricorda la sua “Il rimorso”), non si hanno notizie certe su chi ne sia il vero autore.
Secondo alcuni, “Istantes” sarebbe una traduzione in spagnolo di un testo pubblicato nel 1978 dalla statunitense Nadine Stairs (forse 1892-1988), ma persino sull’identità di questa presunta autrice ci sono parecchi dubbi.
La tesi più accreditata, almeno fino a oggi, è che qualcuno abbia plagiato e tradotto in spagnolo un testo in prosa, pubblicato sul Reader’s Digest nel 1953, dello scrittore e umorista americano Don Herold (1889-1966) dal titolo If I had my life to live over (Se potessi vivere nuovamente la mia vita).
Per chi volesse approfondire l’argomento, una ricerca bibliografica abbastanza accurata è stata condotta nel 2000 da Ivan Almeida dell’istituto Borges (in lingua spagnola).
Da http://www.aforismario.it/
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MIA ZIA MARIA CANDIA alla fontana con la lancedda