Ma qualcuno lo ascolta Renzi?

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 Parlo di quelli che lo appoggiano o almeno lo tollerano e non lo fanno perché dalle sue privatizzazioni e deregolamentazioni si aspettano di guadagnarci oscenamente. Dal discorso di qualche giorno fa sull’Expo (testuale): “Sarà l’Expo al mondo con la più alta concentrazione di Ideale” (con la maiuscola rendo la sillabazione enfatica). Mi spiegate come si faccia a concentrare un ideale, come lo si possa misurare (concentrato o meno) e come si confronti quantitativamente il proprio ideale con quelli del resto del mondo? O c’è un solo ideale, presumibilmente il suo? Se non avesse l’incondizionato appoggio dei media e dei poteri forti della finanza forse qualcuno comincerebbe a preoccuparsi di questa deriva della comunicazione verso la totale insignificanza. Non ci può essere democrazia se le parole non hanno senso. Almeno Berlusconi era un manipolatore: Renzi è un mitomane senza qualità, un tipo di patologia che se diventa onnipotente può fare danni enormi.

Fonte: facebook il post di Francesco Erspamer.

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