
Stefano Caccavari
Nasce in Calabria il primo mulino “social”, finanziato con Facebook
Stefano Caccavari nel suo Orto di famiglia
Mulinum, un forno e vecchie pietre francesi
A pochi chilometri dal Golfo di Squillace, Stefano, studente di Economia a Reggio Calabria, ha creato l’Orto di famiglia, iniziativa di custodia del territorio, che ha riunito il circondario. Affitta pezzi di terra, li coltiva e consegna i prodotti (o invita alla raccolta). Centinaia gli abbonati, tanti in lista di attesa. Con lo stesso spirito ha dato il via al progetto Mulinum: stava per chiudere un affare con l’ultimo mugnaio della Calabria, a San Severino, in provincia di Crotone. Che però era in trattativa con imprenditori toscani. L’accordo è saltato. Una notte insonne, ma poi è nata l’idea: coinvolgere il web nell’acquisto di due vecchie macine “La Ferté”” (pare le migliori pietre in commercio dal 1800) e trasformare un casolare di famiglia in un mulino con forno. Intorno un’enorme distesa di spighe Senatore Cappelli. Ecco fatta la filiera del grano antico.
Raccolta fondi sui social
Il primo post parte alle 9,17 del 14 febbraio:” (Urgente) Salviamo l’ultimo mulino a pietra della Calabria”, scrive Stefano su Facebook. Segue un lungo appello. Il mugnaio Giulio di San Severino (93 km da San Floro) vende e in Calabria non ci sono altri posti (certificati e a norma) dove portare il grano. Soluzione radicale: comprare il mulino e adeguarlo con 30mila euro. Parte il crowfounding. Risponde Marco da New York, Salvatore da Maiami, Antonio da Pechino. La raccolta non si ferma neanche quando, sfumato l’affare con Giulio, scatta il piano b: riabilitare delle vecchie macine e ristrutturare il casolare abbandonato nell’antica valle dei mulini di San Floro. Metterci dentro anche il forno per preparare “u brunieiettu”, il pane tipico del posto. E il “iermanu”, fatto con la segale, come 60 anni fa. Servono più soldi: 200mila euro. Aderiscono da Berlino, da Londra, dalla Calabria, da tutta Italia.

Stefano-Caccavari
Si inaugura a luglio con la festa del grano
In pochi giorni Stefano ha raggiunto 110mila euro. Cento venti le persone coinvolte: “Chi vorrà sarà socio o verrà ripagato con coupon per l’ acquisto di farina”. Pizzaioli di fama (torinesi, bergamaschi, romani) già preparano gli ordini. Partecipa anche il verace panificatore Gabriele Bonci, che attende nel suo Pizzarium di Roma la farina di Mulinum. Dieci agricoltori saranno partner per la coltivazione del grano. La prossima settimana una squadra di specialisti di macine antiche arriverà a San Floro dalla Sicilia: rimetterà in sesto le pietre francesi. Troppo lente per la produzione industriale, perfette per quella bio. Lavorano 1 quintale di grano all’ora ma il chicco mantiene intatta la sua naturale composizione. Fra qualche giorno sarà pronto il rendering del progetto. Importanti distributori di prodotti biologici attendono la mietitura. Questa estate, con la grande festa del grano entrerà in funzione il mulino. Tutto il web è invitato. Stefano è al giro di boa: la raccolta fondi continua.
Fonte: http://food24.ilsole24ore.com/2016/03/nasce-in-calabria-il-primo-mulino-social-finanziato-con-facebook/
Foto RETE