In questa foto c’è tutta l’umanità di Angelo Cirelli, per tutti Zi’ Gangilo.
Aveva lavorato con l’Argentino. I nostri monti se l’era girati palmo a palmo. Mi raccontava Walter Paulon che il padre, Vittorio, responsabile dell’Argentino, se ne serviva come guida e consulente per conoscere vita e miracoli dei monti dell’Orsomarso.
Per un anno che finisce con i miasmi di guerre, egoismi, sopraffazioni, il volto buono di Zi Gangilo può darci un filo di speranza per il futuro: confidare nell’umanità che alberga in tanti cuori.
Ad maiora!