FAZIO

 

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Sono particolarmente grato a Giuseppe Nepita per il suo contributo ai LUOGHI DELL’ANIMA.

Giuseppe è figlio di Enedina Fazio e Cosè Nepita. Enedina (in paese tutti però la chiamavano Dina) era una donna molto bella. Dopo sposata andò a vivere a Milano.

I Fazio gestivano il bar dove oggi sorge la farmacia. Negli anni Trenta era sorto per iniziativa del dottor Romiti come dopolavoro fascista. Venne rilevato, in tempi successivi, da Vincenzo Fazio.

Morto Vincenzo fu gestito dal figlio Aldo. Era il bar dei giovani, soprattutto perché c’era l’unico biliardo. Nelle serate degli anni Cinquanta e Sessanta era stracolmo.

Scrive Giuseppe:

“In questa foto sono raffigurati da sinistra Ida, Enedina, Aldo, Gina e presumo quello che diventerà suo marito Renato.”

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