CIRELLA – Il monumento funerario conosciuto come mausoleo di Tredoliche

 

Il monumento funerario conosciuto come mausoleo di Tredoliche, si trova alle spalle del promontorio di Cirella (CS) in località Riviere, alle falde del terrazzo di Petrosa che sovrasta la fascia costiera sabbiosa.

L’edificio dalla forma circolare è stato sempre visibile, anche se attualmente la sua posizione nell’ambiente circostante risulta alterata per via dei numerosi interventi umani ed in particolare a causa dello sbancamento avvenuto nel 1960 per lavori inerenti il tracciato della SS 18. Attualmente, l’ingresso del monumentale edificio viene a trovarsi sul limite dello sbancamento, mentre, all’epoca della sua costruzione, era sulle pendici collinari del terrazzo. Anche il suo rapporto con i rinvenimenti dell’area circostante sono compromessi dai numerosi lavori effettuati in zona.

Il mausoleo viene considerato un unicum in quanto questo tipo di edificio è rarissimo nella Regio III se si esclude il caso di Tortora (CS) e alcuni monumenti decisamente più piccoli nell’area di Scolacium. Lo studioso tedesco Kahrstedt aveva interpretato il monumento come un edificio sacro collegato ad un insediamento in villa. In realtà si tratta, come già detto, di un mausoleo di età romano-imperiale databile sulla base di studi e confronti, tra la fine del I sec. d.C. e l’inizio del III.

Il mausoleo presenta una forma circolare su una fondazione in opera cementizia con coibenta costituiti da scaglie di calcare e malta e rivestimento esterno in blocchi di calcare quadrangolari con un diametro esterno di m 13.45 e quello interno di 9,85.

Difficile la lettura del monumento in quanto risulta oggetto di riutilizzi successivi alla sua costruzione ed all’uso. In particolare, in epoca post antica, è stato trasformato in abitazione. In una descrizione antica della costruzione si parla di un elemento centrale forse in muratura che serviva a sostenere un solaio. La presenza di travi lignee è documentata dagli ampi fori praticati nella muratura antica per l’alloggiamento; ben visibili, inoltre, le aperture per la collocazione delle tavole relative alla pavimentazione del piano superiore. Sia al piano terra che nella parte superiore, erano state aperte delle finestre successivamente richiuse.

Nonostante gli interventi, in alcuni casi distruttivi, l’assetto planovolumetrico del monumento risulta essere ancora leggibile e chi ha studiato il mausoleo vi riconosce due fasi costruttive. In un intervento di restauro che ha interessato la volta, sono stati usati mattoni di spessore ed impasto diverso, così come diversa è stata l’organizzazione del cantiere sulla base delle tracce lasciate sulle pareti. Il monumento, solo recentemente è stato oggetto di studi approfonditi che hanno cercato di chiarire e risolvere per quanto possibile aspetti legati alla datazione ed all’acquisizione di dati utili alla comprensione della costruzione.

Se per un verso la struttura ricorda la forma a tumulo tipica delle sepolture monumentali della prima età imperiale romana, dall’altra ha la camera funeraria completamente accessibile che ricorda, anche se in uno stile più semplificato, il Pantheon Adrianeo e trova confronti con esemplari diffusi nel suburbio di Roma a partire dalla metà del III sec. d.C. Nel caso del Mausoleo di Cirella, troviamo un vestibolo all’ingresso molto semplice, mentre sulle pareti sono presenti nicchie ricavate nello spessore. Il pavimento era in cocciopesto.

Il confronto con una struttura simile può essere istituita con il cosiddetto mausoleo degli Acilii Glabrioni di Allifae che, al pari di questo di Tredoliche, presenta difficoltà nell’inquadramento cronologico. Da un punto di vista tipologico, sembra inserirsi in un momento di passaggio tra i monumenti sepolcrali, detti a tumulo di tradizione e derivazione etrusca, molto comuni dalla fine del periodo repubblicano fino alla metà del I sec. a.C., e quelli a pianta centrale, con pronao d’ingresso, tipici della tarda antichità ma che hanno nel Pantheon il loro punto di riferimento.

Al di là della peculiarità costruttiva che è indubbia, questo monumento rappresenta, dal punto di vista storico, un documento inoppugnabile circa il ruolo svolto da questo territorio dal II sec. d.C. Infatti la presenza del monumento potrebbe essere riconducibile alla presenza di una potente aristocrazia locale che spiega l’elevazione a rango municipale di Cerillae. Quindi le strutture monumentali presenti nell’area, le necropoli, e lo stesso mausoleo potrebbero essere giustificate proprio con l’importante ruolo di centro amministrativo svolto da Cerillae sul Tirreno. Il mausoleo venne sicuramente commissionato da un membro di qualche famiglia influente di origine locale ma eseguito da maestranze che conoscevano tipologie e tecniche costruttive d’ambito laziale e campano. A riprova dell’importanza di questo comprensorio viene ricordato un ulteriore monumento confrontabile con questo di Cirella ovvero quello di Tortora Marina.

Fonte: http://atlante.beniculturalicalabria.it

Foto RETE

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