Arredo e gesti sono lo specchio di un’epoca.
La mattra per fare il pane, u sitazzo appeso al muro, la cesta che pende dal soffitto per conservare al sicuro alimenti, e il piacere di stare assieme e gustarsi un bicchiere di vino.
Siamo in casa Cersosimo.
Il vecchietto a sinistra è Federico Salviati, per tutti zi’ Firirico. Faceva il sacrestano ed il banditore. Con l’aiuto di una piccola tromba dal suono caratteristico, girava il paese per annunciare disposizioni del Comune o l’arrivo di un ambulante (“A Chiazza è arrivato nu cammio chi patane a tanto u chilo”). Il mondo contadino degli anni Cinquanta e Sessanta, povero di novità e “terremoti”, lo faceva essere personaggio. Il suono della sua tromba catturava l’attenzione e spingeva a correre alla finestra o sull’uscio.
Gli altri signori sono (a cominciare da dx): Palmira, Angelo, Mario, Francesco con i figli Antonio e Filomena, e Marietta, moglie di Angelo.