Che cosa cambia per i poveri se cambia il padrone?

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Capita, il più delle volte, che nel mutar di governo i poveretti non mutino nulla se non il padrone: e che sia vero lo mostra questa brevissima favola.

Un pauroso vecchietto pasceva un asino al prato, e dal clamor dei nemici subitamente atterrito, gli consigliava la fuga, che non venissero presi. 
Ma quello, senza scomporsi: «Credi tu forse, di grazia, che il vincitore abbia in capo di pormi addosso due basti?»,
«No!», gli risponde il vecchietto. «E allora, che mai m’importa a chi sia servo? Purché porti un sol basto al groppone»,

In principatu commutando saepius nil praeter domini nomen mutant pauperes. Id esse verum, parva haec fabella indicat.
Asellum in prato timidus pascebat senex. Is hostium clamore subito territus suadebat asino fugere, ne possent capi.

At ille lentus «quaeso, num binas mihi clitellas impositurum victorem putas?»  Senex negavit. «Ergo, quid refert mea
cui serviam, clitellas dum portem unicas?»

L’asino al vecchio pastore (fedro 1, 15)

Fonte: https://www.poesie.reportonline.it/favole-di-fedro/favola-di-fedro-l-asino-al-vecchio-pastore.html

Foto RETE

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