
Fedaro è una parola che si trova anche nel dialetto di Ajeta, Laino, Papasidero e Grisolia. Deriva dal greco, secondo Rohlfs, e precisamente dal greco antico φιλύρα (filùra), ‘tiglio’ ,albero maestoso, che può vivere fino a 250 anni. Anche in questo caso “nel nome la cosa”, il nome ci indica una caratteristica del territorio.
U Fedaro è un bosco sul lato sinistro della Valle dell’Argentino, dopo a Carpaneta e u Curfo a Serra e di fronte ai Crivi di Mangiacanigghja.
Chissà perché tutti i nomi propri (ripeto, nomi propri) del nostro dialetto che hanno la doppia dentale “d”, quando si vogliono italianizzare (come a dar loro dignità) lo si fa con la doppia liquida “l”, per cui Fedaro diventa, nelle carte militari, Fellaro, Frassaniddo – Frassanello, Vadda – Valle, eccetera eccetera. Si vede che la “d” viene ritenuta rozza, roba da contadini…