Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore

“Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore
e i cui pastori sono guide cattive
Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi
i cui saggi sono messi a tacere
Pietà per la nazione che non alza la propria voce
tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i prepotenti come eroi
e che aspira a comandare il mondo
con la forza e la tortura
Pietà per la nazione che non conosce
nessun’altra lingua se non la propria
nessun’ altra cultura se non la propria
Pietà per la nazione il cui fiato è danaro
e che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini
che permettono che i propri diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
dolce terra di libertà!”

Lawrence Ferlinghetti

 

Ferlinghetti è nato il 24 marzo 1919 a Yonkers (New York). Suo padre veniva dalla Lombardia e morì prima della sua nascita, la madre era francese-ebraico-portoghese. Combatté come soldato nella Seconda Guerra Mondiale, prese parte allo sbarco in Normandia, vide Nagasaki dopo la bomba atomica, divenne pacifista. Grazie a un’iniziativa per i reduci degli Stati Uniti studiò, andò a Parigi, poi nel 1950 a San Francisco dove nel 1953 aprì la City Lights (riprendendo il titolo del film di Charlie Chaplin), prima libreria di paperback: divenne editore e nel 1955 pubblicò la sua prima raccolta, Pictures of the Gone World. Nel 1956 pubblicò il poema Howl (“Urlo”) di Allen Ginsberg che costò all’autore e a Ferlinghetti stesso il carcere e un processo con l’accusa di oscenità dalla quale vennero totalmente assolti. Nel 1958 pubblicò una delle sue raccolte più apprezzate: A Coney Island of the Mind.

 

FONTE: radiocittaperta.it

FOTO: Rete

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