“Signor Presidente, pensi che avevo una profonda stima nei suoi riguardi, ma oggi mi ha deluso!”

Illustre Sig. Presidente Giorgio Napolitano, chi le scrive è un comune cittadino di nome Andrea Mavilla, il quale ogni mese lotta con grande fatica per poter arrivare alla prima settimana del mese “del resto come la maggioranza degli italiani”.

 

Non ho alcuna paura di scriverle ciò che penso, fortunatamente vivo in un paese dove ancora è concessa la libertà di espressione; quindi userò questo spazio per dirle con tutta sincerità ciò che penso…

Signor Presidente, ho appena letto con enorme dispiacere, che lei si è aumentato lo stipendio di 8.835 euro; in poche parole lei fino a ieri prendeva 239.192 euro, oggi ne prenderà 248.027.

Signor Presidente, pensi che aveva una profonda stima nei suoi riguardi, ma oggi mi ha letteralmente deluso!

Lei non era l’uomo che fino a ieri chiedeva ai suoi uomini di rivedere e modificare alcuni benefici?

Lei non era l’uomo che fino a ieri chiedeva sacrifici a tutti gli italiani?

Signor Presidente, lei ha tagliato sulla sicurezza pubblica, dove la polizia/carabinieri non hanno nemmeno i soldi per pagare il carburante delle autovetture di servizio.

Signor Presidente, le ha tagliato la sanità pubblica, dove un comune cittadino per poter effettuare un semplice elettrocardiogramma, deve aspettare 6 mesi.

Signor Presidente, lei ha tagliato la scuola pubblica, dove milioni di italiani si sono trovati a fare i precari.

Sono deluso Signor Presidente, lei oggi ha umiliato un paese intero, un paese in piena crisi economica, dove la dignità di milioni di italiani viene calpestata quotidianamente.

Siete delle persone misere, senza vergogna, dignità, coscienza, siete solamente delle persone prive di ogni buon senso, che sguazzate nel benessere alle spalle della “POVERA GENTE”, la quale non arriva più nemmeno alla 3 settimana del mese.

A lei cosa importa se un padre di famiglia non arriva alla fine del mese, ed è costretto a chiedere la pasta alla Caritas per sfamare la famiglia?

A lei cosa importa se Marco laureato con 110 lode, non trova un lavoro?

A lei cosa importa se gli operai delle grandi aziende vengono lasciati a casa, perché le stesse aziende non hanno più la possibilità di pagare i loro stipendi?

A le cosa importa se gli agenti della Polizia Postale debbano usare i propri “computer personali”, perché lei non mette a disposizione i soldi degli Italiani, per dare loro la possibilità di svolgere il proprio dovere, garantendo alla giustizzia “Pedofili e Truffatori”?

Cosa le pongo a fare queste domande, tanto a LEI nulla importa di NOI…

Mentre gli italiani andranno a raccogliere gli ultimi avanzi nel cassonetto della spazzatura , lei si prendete il lusso di aumentarsi lo stipendio con i “NOSTRI SOLDI”.

Io vorrei dirle dal profondo del cuore, quello che i miei amici, colleghi, conoscenti non hanno il coraggio di dire, perché vivono nella paura di uno stato supremo che va al di sopra della legge, e così non è: “SI VERGOGNI Signor Presidente”.

Signor Presidente, prima di porgerle i miei saluti volevo ringraziarla a nome di tutti gli italiani; grazie per averci alleggerito la nostra tanto attesa tredicesima. Bellissimo regalo di natale…

Adesso dopo averle espresso in maniera chiara il MIO pensiero, mi faccia ARRESTARE; perlomeno avrò un pasto garantito.

 

“”Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente””.

Andrea Mavilla 30 Novembre 2012

Da .liberoquotidiano.it/news/politica/1133504/Napolitano-si-alza-lo-stipendio–Uno-schiaffo-agli-italiani.html

Foto lapennadellacoscienza.it

Ti potrebbero interessare:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close