La trombettina

 

I signori che frequentano questo blog sanno che verso la Banda musicale nutro sentimenti di affetto ed ammirazione. I motivi sono tanti. Importantissimo è il rapporto con mio padre.

Per chi è nato e cresciuto in un paesino, la Banda, che con le sue musiche annuncia il giorno di festa, è la serenità ritrovata, la dolcezza di un abbraccio caldo, l’arrivo di una promessa attesa da tempo. E’ il profumo intenso del pane appena sfornato.

E’ quella felicità contenuta che nasce dalle piccole cose.

O almeno questo era nella mia infanzia.

C’è una poesia molto bella di Corrado Govoni che descrive bene la magia della festa.

Eccola.

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La trombettina

Ecco che cosa resta
di tutta la magia della fiera:
quella trombettina
di latta azzurra e verde
che suona una bambina
camminando scalza per i campi.
Ma in quella nota sforzata,
ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi,
c’è la banda d’oro rumorosa,
la giostra coi cavalli, l’organo, i lumini.
Come nello sgocciolare d’una gronda
c’è tutto lo spavento della bufera,
la bellezza dei campi e dell’arcobaleno;
nell’umido cerino d’una lucciola
che si sfa su una foglia di brughiera
tutta la meraviglia della primavera.

 

Da: “Il quaderno dei sogni e delle stelle”

La foto, che mi è stata data da A. Salerno, fa vedere la Banda alla Chiazzetta

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