
Giotto – Basilica di San Francesco
Giuseppe: 1.717.000 persone portano questo nome
MASCHILE
VARIANTI: Giusèpe (150).
ALTERATI: Giuseppino (3.400).
IPOCORISTICI (VEZZEGGIATIVI): Geppino (300); Beppe (800), Beppi (50), Bepi (150), Beppino (2.000); Peppe (20), Peppi (50), Pépi (150), Pèppo (20), Peppino (7.500), Pepino (50), Peppinetto (20), Peppuccio (50); Pino (6.500), Pinetto (50), Pinòtto (50), Pinuccio (500).
NOMI DOPPI: Giuseppe Antonio o Giuseppantonio (2.500). –
FEMMINILI.
Giuseppa (200.000).
ALTERATI: Giuseppina (652.000).
IPOCORISTICI: Geppina (400); Giùsi (1.700), Giusy (1.600), Giusj (150), Giuse (900), Giosi (150); Beppa (50), Beppina (900); Peppa (75), Peppina (4.000); Pina (32.000), Pinetta (400), Pinella (400), Pinuccia (9.000).
NOMI DOPPI: Giuseppa Maria (800), Giuseppina Maria (700).
È il nome più frequente in Italia, il 1° assoluto per rango nel maschile, il 27° nel femminile per Giuseppa ma il 3° per Giuseppina: è diffuso in tutta l’Italia, con diversa compattezza nelle varie forme di ipocoristici.
La matrice più antica e fondamentale è religiosa, cristiana; il culto per San Giuseppe, «reputato» sposo di Maria Vergine e padre di Gesù – culto insorto in Oriente nel IV secolo e affermatosi in Occidente dall’XI secolo, soprattutto con San Tommaso d’Aquino – e quindi il culto di numerosi altri santi, tra cui San Giuseppe da Copertino (LE), frate cappuccino in Umbria e nelle Marche del Seicento, patrono di Copertino e di Osimo (AN), e San Giuseppe Colasanzio, spagnolo, morto a Roma nel 1648, fondatore delle «scuole pie» dell’Ordine degli Scolòpi, patrono di Isili (NU).
Una matrice, secondaria, e recente, è laica: il prestigio di Giuseppe I e II, e di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria, di Giuseppe Bonaparte re di Napoli e poi di Spagna, di Giuseppina Beauharnais moglie di Napoleone I e imperatrice dei Francesi, il nome, ripreso per ideologia patriottica nel Risorgimento, di Mazzini, Garibaldi e Verdi.
L’etimo onomastico lontano è l’ebraico Yóseph, derivato da yasaph “aggiungere” con il valore augurale di “Dio aggiunga, accresca” (la famiglia, con questo e altri figli), nome, nell’Antico Testamento, del figlio di Giacobbe e di Rachele venduto per gelosia dai fratelli come schiavo e deportato in Egitto, adottato in greco come Iósé’ph e poi Ió’séphos o Iò’sèpos e in latino come Joseph e poi Ioséphus, e in forma più popolare Ioseppus (da cui si è svolto l’italiano Giuseppe). Il tipo ipocoristico Pino può anche riflettere, in alcuni casi, le forme vezzeggiative di altri nomi come Filippino, Iacopino, ecc.
Da “Nomi d’Italia” di E. De Felice
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