Per i caduti

GRANDE GUERRA – Treno ospedale

.

“Pochi gli italiani che volevano combattere questa guerra. Lo dicono le cifre molto indicative. 870.000 processi, 160.000 incolpati di renitenza, 400.000 con l’accusa d’insubordinazione, 210.000 condanne, 15.000 condanne all’ergastolo, 4.028 esecuzioni con fucilazione alla schiena.

654.000 morti in 4 anni di tragedie e di sfacelo per ottenere, alla fine, poco più di quanto era stato offerto senza combattere, con 60 anni di debiti con le altre nazioni. Una beffa.
Inoltre, dal 1914 al 1918, 1.713.000 italiani, si rifugiano all’estero con tutti i mezzi.

La guerra cambia il clima nelle fabbriche.

E’ abolito il diritto di sciopero. E’ applicata la disciplina del codice militare, con ufficiali in divisa che sono preposti al controllo, alle denunce, a condannare per direttissima e ad applicare le pene, con orari di lavoro di 70-75 ore settimanali (questo permette sia agli “imboscati” che ai padroni di fare enormi guadagni.

Bastano pochi dati: l’Ansaldo (metallurgia) passa da 4.000 a 56.000 operai, la Fiat da 4.000 a 45.000 (per fare motori, carri e materiale bellico). Il clima dei 600.000 operai militarizzati diventa di terrore: 1.650.000 multe. 28.600 condanne alla prigione. In compenso la produzione balza dal 5,6% al 10,8% al 21,6% al 30,51%, in quattro anni.
Un vero affare!”

FONTE:http://www.webalice.it/arttrem/LA%20BELVA%20UMANA…/

Ti potrebbero interessare:

One Reply to “Per i caduti”

  1. Ferruccio Policicchio ha detto:

    Questa, e l’altra simil foto, molto belle, credo siano state scattare il 4 novembre 1921, anno della inaugurazione del “Aureo Albo Patrio” di Orsomarso. Complimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close