PARCO DEL POLLINO – Piante ed erbe medicinali

AGRIFOGLIO  -Le foglie venivano impiegate dalla medicina popolare soprattutto per la loro proprietà febbrifughe, antireumatiche ed antiartritiche. La corteccia era usata esternamente con il decotto o tintura vinosa contro la febbre e i reumatismi.

AGRIFOGLIO -Le foglie venivano impiegate dalla medicina popolare soprattutto per la loro proprietà febbrifughe, antireumatiche ed antiartritiche.
La corteccia era usata esternamente con il decotto o tintura vinosa contro la febbre e i reumatismi.

Piante officinali o medicinali

Cosa sono

Le piante e le erbe medicinali sono i rimedi che la natura ha partorito ancora prima della venuta dell’uomo. Gli antichi avevano quasi sicuramente un rapporto con la natura molto diretto.Per questo motivo avevano sviluppato quello che ai giorni nostri viene chiamato sesto senso.Sapevano quali piante o erbe utilizzare,anche se per capire il loro comportamento hanno sicuramente osato e rischiato,sperimentandone gli effetti benefici o tossici sulla propria pelle.

Le piante e le erbe officinali prendono il loro nome dalla parola latina officina in riferimento agli antichi laboratori farmaceutici dove si procedeva alll’estrazione di droghe tradizionalmente usate nella medicina popolare. L’espressione piante officinali, così come la conosciamo oggi, identifica sia le piante medicinali sia le piante aromatiche.

La legge n.99 del 6 gennaio 1931 recita: Per piante officinali si intendono le piante medicinali, aromatiche e da profumo .

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,l’espressione piante medicinali comprende ogni vegetale che contiene, in uno organo,o in più organi,delle sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o che sono i precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche.

Mentre le piante aromatiche da essenze sono quelle piante che per il loro particolari pricipi attivi, vengono usate per rendere più appetibili i cibi, per aromatizzare i liquori ed entrare nella composizione dei prodotti cosmetici.

 

Compendio piante medicinali di Dioscoride,della seconda metà del XV secolo

“Le piante e le erbe medicinali,o officinali,trovano un vasto utilizzo in erboristeria,omeopatia,fitoterapia,aromaterapia”
“Le piante e le erbe officinali, in erboristeria vengono anche chiamate droghe,con questo termine si intende la parte della pianta, corteccia, foglie, fiori, frutti o radici, più ricca dei suoi principi attivi.Queste vengono utilizzate in diversi modi. “

I principi attivi

principi attivi che si trovano nelle erbe medicinali possono essere di varia natura e, da un punto di vista puramente chimico, appartengono alle classi degli alcaloidi, degli eterosidi, delle gomme, delle mucillagini, dei tannini, degli enzimi e delle vitamine.
Mentre, oli essenziali, resine, balsami e gommoresine, prodotti dalle piante per attrarre gli insetti (come le api per l’impollinazione) o per respingere i predatori , sono i principi attivi ottenuti dalle piante aromatiche che, per le loro proprietà odorose, sono utilizzati nella preparazione di profumi, cosmetici, bevande.
I principali principi attivi utilizzati sono:

OLI ESSENZIALI
TANNINI
AMARI
AMIDI
GLUDOSIDI
ALCALOIDI
MUCILLAGINI
SAPONINE

 

Illustrazione e scritti sulle piante medicinali di Dioscoride,periodo dell'alto medioevo,opera d'arte bidimensionale originale

Il fitocomplesso

Il fitocomplesso è l’insieme di tutti i principi attivi presenti nei tessuti di una pianta officinale. Con le erbe officinali è possibile ricavarci molti medicinali:
sciroppi,creme pomate e unguenti,fumigazioni,conserve alimentari,confetture,gelatine,mieli aromatizzati, elisir,produzione di semi,infuso,decotto,olii essenziali.
Le sostanze farmaceuticamente attive nelle droghe vegetali sono :
Alcaloidi,Alcol,Amari,Antrachinoni,Carboidrati,Cumarine,Fenoli,
Fitoacidi,Flavonoidi e Flavoglicosidi,Glicosidi,Lipidi essenziali, Minerali,Mucolasi,Oli eterici,Oligoelementi,Resine,Saponine,Tannine,Vitamine.

La Fitomedicina

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce Fitomedicine,quei prodotti medicinali finiti,provvisti di etichetta, contenenti come principi attivi esclusivamente quelli delle piante o delle associazioni di piante allo stato grezzo sotto forma di preparati.Sono compresi anche succhi,frazioni lipidiche,gomme,oli essenziali.

Impiego curativo

Le principali modalità di impiego curativo e preventivo delle piante e delle erbe officinali sono:

INFUSO
DECOTTO
TISANA
IMPACCO
CATAPLASMA
TINTURE
ENOLITI
OLEOLITI
POMATE
SUFFUMIGI
POLVERI
SUCCO
IDROLATI
OLI ESSENZIALI

I gemmoderivati

La gemmoterapia è l’utilizzo in prima diluizione decimale di estratti idrogliceralcolici, ottenuti per macerazione in solvente idrogliceralcolico di tessuti embrionali vegetali freschi. Vengono utilizzate le gemme, i giovani getti, le giovani radici,i boccioli,gli amenti, le scorze interne di giovani rami e radici, i semi.

 

La teoria delle segnature

Ritratto di Jacob Boehme

Jacob Boehme fu un filosofo e teologo tedesco autore di Signatura Rerum, La segnatura delle cose.
A partire dalla metà del Seicento,fino alla fine del XIX secolo, i medici utilizzavano gli estratti delle piante per curare diverse patologie,utilizzando la Teoria delle Segnature.Questa teoria filosofica e spirituale, stabilisce che una pianta con una forma somigliante a un organo del corpo umano ha un’azione benefica per quell’organo.
Fu Dio a porre un segno sulle piante da lui create e che possono essere utili per curare diverse malattie.

La classificazione delle piante con gli organi umani secondo questa teoria è :
Giallo e dolce, per la milza
Rosso e amaro per il cuore
Verde e acido per il fegato
Nero e salato per i polmoni

Ai giorni nostri questa teoria viene ancora utilizzata in Fitoterpia e nelle medicine naturali.

BIANCOSPINO  -   In erboristeria vengono utilizzano i coribi,la corteccia dei rami e i frutti, per uso interno sotto forma di Infuso, o in Tintura in casi di ipertensione e di ridotta funzionalità cardiaca, angina, tachicardia, aritmia; nei disturbi da menopausa e da arteriosclerosi, irritabilità, insonnia, palpitazioni, angoscia, vertigini e vene varicose. Il decotto di frutti e corteccia di rami sono utili come antinfiammatorio delle mucose,della bocca e delle gengive.
BIANCOSPINO – In erboristeria vengono utilizzano i coribi,la corteccia dei rami e i frutti, per uso interno sotto forma di Infuso, o in Tintura in casi di ipertensione e di ridotta funzionalità cardiaca, angina, tachicardia, aritmia; nei disturbi da menopausa e da arteriosclerosi, irritabilità, insonnia, palpitazioni, angoscia, vertigini e vene varicose.
Il decotto di frutti e corteccia di rami sono utili come antinfiammatorio delle mucose,della bocca e delle gengive.

Le piante medicinali nella storia

Le notizie che si hanno sull’utilizzo delle piante medicinali a scopo curativo,da parte dell’uomo,sono pittosto contrastanti.
Alcuni studiosi ritengono che le prime notizie su un loro utilizzo risalga a 10.000 anni fa,per altri a tra i 5.000 e gli 8.000 anni fa. Queste norizie sono basate su degli scritti provenienti dalla Cina.

L’imperatore cinese Chen nong,inventore dell’agopuntura e fondatore della medicina cinese,è stato il primo medico della storia.

Sperimentò su se stesso centiania di rimedi.Questi sono descritti nel suo erbario Pen Ts’ao Ching . In seguito fu Li Shih chen a scrivere un’altro erbario,il Pen Ts’ao Kang Mu.Questo erbario era composto da ben 52 volumi,dove descriveva le proprietà officinali di migliaia di piante e erbe officinali, con relative descrizioni di come usarle.

Documenti molto antichi testimoniano come i Sumeri utilizzassero il Cumio dei prati o il Timo come piante medicinali.
Nella Bibbia si citano come piante medicinali l’Anice e il Cumio.Per le loro proprietà i loro semi venivano usati come moneta di scambio per pagare i debiti.

Charaka,un medico indiano,scrisse nell’ottavo secolo a.C.,Charaka Samhita,un testo fondamentale dell’Ayurveda.
Ayurveda è considerata da molti il sistema medico naturale più antico.Susruta,altro medico indiano scrisse,sempre nell’ottavo secolo a.C. Susruta Samhita,in cui vengono spiegate le proprietà medicinali delle piante nel campo chirurgico.
Il monaco buddhista Nagarjuna,studiò la preparazione di farmaci minerali,considerati tossici,trasformandoli in efficai rimedi. Un’altro popolo antico,gli Atzechi,conoscevano leproprietà medicinali di qualche milgiaio di piante.

Ritratto di Plinio il vecchio La Naturalis historia (37 libri),scritta da Plino,dove descrive le virtú delle piante medicinali,e il loro uso medico.

Ritratto di Ippocrate Ippocrate è sicuramente il medico greco più celebre.Classificò circa 400 specie di piante medicinali,in base alle loro azioni,
tra queste ricordiamo il Bsilico,la Ruta,la Salvia,la Menta. Ippocrate pose le basi della moderna Omeopatia indicando la stada da seguire,cioè,curare i sintomi con il contrario e curare i sintomi con il loro simile.

Ritratto di Dioscoride Pedanio Dioscoride nel primo secolo a.c. scrisse il trattato
De materia medica,dove descriveva gli usi delle piante curative.
Descriveva come l’aglio fosse utile nel tartare tosse,ulcere,mal di denti.O come il Giglio fosse in grado di togliere le rughe,il crescione contro la caduta dei capelli,ecc…

Ritratto immaginario di Carlo Magno di Albrecht Dürer Carlo Magno,nell’800 fece compilare una lista di piante medicinali, da coltivare per il benessere dei suoi sudditi.Fu lui a coniare la definizione delle piante medicinali e aromatiche,L’amica dell’uomo e l’orgoglio dei cuorchi.

Ma la svolta decisiva fu nel XV secolo con l’invenzione della stampa.Infatti,successivamente furono pubblicati centinaia di libri e di erbari.

Ritratto dell'erborista inglese John Parkinson John Parkinson,un grande erborista inglese,Botanico Reale di Carlo I , nel 1640 pubblicò Theatrum Botanicum,dove descriveva l’uso e le proprietà curative di più di 3000 piante.
Nell’epoca Medievale un grande contributo è stato dato dalle Repubbliche marinare,in particolare Venezia,capitale occidentale per quanto riguarda lo studio delle piante medicinali,grazie anche agli scambi commerciali con l’Oriente,con l’importazione di nuove specie.

L'alchimista in cerca della Pietra Filosofale di Joseph Wright of Derby Gli Alchimisti,nel Medioevo:
si deve a loro la distillazione vera e propria che utilizzavano per la ricerca di elisir d’amore e della pietra filosofale.
I Monasteri Benedettini:
qui venivano studiati,sviluppati e custodoti i trattati di botanica.
Ma fu il XIX secolo un periodo molto importante per lo studio farmacognostico delle piante officinali;
si isolarono numerosi principi attivi, primo tra tutti la salicina isolata dalla corteccia del salice, dalla quale lo stesso Ippocrate, padre della moderna medicina, estraendone la linfa, ne aveva individuato le proprietà febbrifughe ed antidolorifiche, pur ignorandone il principio attivo.

L’era moderna

È all’inizio dell’ottocento che in America ed Europa,la chimica farmaceutica compie un passo importante.L’obbiettivo era l’isolamento dei principi attivi responsabili delle proprietà curative,contenuti nelle piante medicinali, e di produrli in quantità industriali.

Ritratto del farmacista tedesco Friedrich Wilhelm Sertürner Fu il farmacista tedesco Friedrich Wilhelm Sertürner ad isolare dall’Oppio,nel 1805,la morfina,scoprendo una nuova classe di farmaci.Il chimico francese Louis Nicolas Vauquelin,nel 1809 isolò la nicotina dal tabacco.

Ritratto del chimico francese Pierre Joseph Pelletier Ritratto del chimico francese Joseph Bienaimé Caventou In seguito i chimici francesi,Pierre Joseph Pelletier e Joseph Bienaimé Caventou isolarono la chinina dalla china,la caffeina dal caffè.
Furono queste scoperte a dare il via alla produzione industriale dei primi farmaci,il chinino contro la malaria,verso la fine dell’800 viene prodotta,per la prima volta,dalla Bayern l’Aspirina.

Ai giorni nostri la comunità scientifica ha riconosciuto le proprietà curative che hanno lepiante medicinali. Infatti molti medicinali contengono principi attivi ricavati da queste piante.Questo progresso della scienza permise lo sviluppo di nuove tecniche di estrazione e studio dei principi attivi contenuti nelle piante.

Le piante e le erbe sono comunque l’elemento di base dei medicinali moderni.Anche nella preparazione dei cosmetici,delle bevande,dei cibi,si deve molto a queste piante.Ad esempio gli oli essenziali,dal profumo gradevole,vengono utilizzati nella preparazione di saponi e profumi.Oppure pensiamo alle erbe aromatiche,coltivate in tutto il mondo e che vengono utilizzate nei cibi per insaporirli,(insaccati,salsicce,biscotti,formaggi,ecc…).

La Fitoterapia moderna non deve essere considerata priva di rischi,perchè tutto quello che è naturale non può essere considerato privo di effetti collaterali. Per questo motivo è sempre utile consultare il proprio medico prima di assumere prodotti curativi naturali.


Fonte: http://erbe.altervista.org/

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