Stretta di mano

La stretta di mano di questi due ragazzini fa tanta tenerezza.

Sono Attilio Minervini (che mi ha passato la foto) e Salvatore Giannotti.

Guardate la facciata del Palazzotto. A me sembra più bella di quella che è venuta fuori dopo il restauro. A conferma che non abbiamo saputo prenderci cura del nostro passato.

Il guaio è che gli errori si sono ripetuti nel tempo: penso alla chiesa di santo Linardo, dove venne distrutta la scala laterale, a Via Porta la Terra con lo smantellamento della fontana, alle arcate sigillate del Palazzo Baronale, alla costruzione del serbatoio  dell’acquedotto al Calvario, togliendo alla comunità uno degli angoli più suggestivi del paese, meta della pietà popolare durante la settimana santa,  a Piazza Municipio con la costruzione di un baldacchino che si offre come uno squallido segno della miseria del nostro tempo, al Ponte del Mulino privato del sua poetica semplicità.

Rovine di un passato mortificato.

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One Reply to “Stretta di mano”

  1. Domenico Forestieri ha detto:

    Veramente bella e tenera la stretta di mano dei due giovincelli. La stretta di mano di un tempo non era solo un modo per salutarsi, aveva soprattutto il valore del proprio onore.
    Oggi, certi uomini, non mantengono d’impegno neanche quello che hanno sottoscritto.
    Colgo l’occasione per salutare gli amici: Salvatore e Attilio.
    Al professore Cosma, sempre un grande ringraziamento per tutto quanto è riuscito a realizzare con Orsomarso Blues.

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