CHI AVRA’ SULLA COSCIENZA QUESTI MORTI? – – Disperati per lo sfratto, si sparano insieme

I carabinieri in via Cavour a Nuvolento (Bs)

I carabinieri in via Cavour a Nuvolento (Bs)

 

 

Lui disoccupato ed ex guardia giurata è morto, lei è in fin di vita al «Civile». La situazione era precipitata dopo la scomparsa della madre del 51enne

Le tapparelle al civico 40 di via Cavour a Nuvolento sono rimaste abbassate per tutta la sera, sigillate per non fare entrare neppure la minima traccia di luce. Al buio, con il solo chiarore delle abat jour alle 22, sono risuonati due colpi sordi di pistola che hanno infranto il silenzio della via. Sul tavolo in cucina, la lettera dello sfratto esecutivo. Sui comodini i biglietti d’addio scritti in bella grafia destinati ai parenti e agli amici. Una coppia, lei di 59 anni e lui di otto anni più giovane, ha scelto di farla finita insieme, come insieme avevano affrontato le strettoie sempre più anguste delle difficoltà economiche. LUI, EX GUARDIA giurata, da mesi viveva nel dramma dell’indigenza a causa della disoccupazione. Lei lo sosteneva come poteva dopo aver accudito l’anziana suocera morta di recente che, con la sua pensione, aveva tamponato i problemi economici della coppia. Senza quel supporto, la situazione è precipitata rapidamente fino allo sfratto per insolvenza. A quel punto è iniziato il conto alla rovescia verso il dramma familiare. L’uomo ha puntato la pistola contro di sè esplodendo un colpo che gli ha fermato il cuore all’istante. Poi è toccato a lei impugnare l’arma puntandosela alla testa: ma il proiettile non l’ha uccisa. La 59enne è ora in fin di vita al Civile di Brescia. I primi soccorritori li hanno trovati uno vicino all’altra, teneramente distesi sul letto con la mano nella mano. E così se li ricordano i vicini che ogni giorno li incrociavano per strada insieme al loro piccolo cane, rimasto a vegliare i padroni dopo la tragedia. PROPRIO ieri mattina intorno alle 6, l’ex guardia giurata è stata vista da un vicino di casa con il cane al guinzaglio: ha percorso in maniera calma e placida la strada che divide la sua abitazione da un parco. Seduto sulla panchina è rimasto diversi minuti a pensare, lo sguardo perso nel vuoto dell’angoscia, fino a quando il sole si è alzato alto e la disperazione per i debiti è diventata insopportabile. Forse a quel punto, con la consapevolezza di non avere alternativa ha parlato con la compagna della sua vita ed hanno pianificato l’addio. Tornato a casa ha pulito accuratamente la pistola, regolarmente detenuta, caricandola con il colpo in canna. «Sapevo che aveva quella pistola», si è disperata la sorella rimasta sull’uscio di casa quasi ad aspettare il ritorno della coppia. «Sapevo che aveva quell’arma e forse avrei dovuto avvertire qualcuno».«Le prime persone che ho conosciuto quando sono arrivato a dicembre sono stati loro», ha raccontato il vicino che vive nell’appartamento al piano superiore rispetto a quello teatro della tragedia. «Sapevo che lui non lavorava da tempo ma pareva comunque sereno, molto legato alla moglie, avevano chiesto aiuto alla Caritas ma in un momento difficile come stiamo vivendo tutti non mi sembrava una cosa preoccupante». Ai carabinieri il compito di ricostruire il dramma.

Giuseppe Spatola

Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/1225311_disperati_per_lo_sfratto_si_sparano_insieme…/

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