La faccenda è vecchia, ma ogni tanto ritorna, come le comete. I segni dello zodiaco non sarebbero dodici come pensano i seguaci dell’astrologia, ma tredici. Se si volessero fare le cose per benino bisognerebbe infatti tirare dentro anche l’Ofiuco, la costellazione che rappresenta un tizio (non è chiaro chi: per i greci il dio Apollo oppure Laocoonte, per i romani Esculapio) che tiene con le mani un grosso serpente. Con buona pace dell’oroscopo.

Ofiuco
L’inghippo sta nel modo in cui vengono attribuiti i segni zodiacali in base alla data di nascita: l’idea sarebbe quella di guardare la costellazione che si trova alle spalle del Sole, visto dalla Terra, nel giorno in cui si viene al mondo. Durante l’anno la posizione relativa tra Terra e Sole cambia, e di conseguenza cambia anche laposizione apparente del Sole rispetto alle costellazioni, e con essa il segno di riferimento nei diversi periodi dell’anno.
Purtroppo chi alcuni millenni fa ha inventato il giochetto non ha fatto i conti con un altro movimento, che avviene con una periodicità molto più lunga di quello che impiega la Terra a girare attorno al Sole.
Il movimento in questione è quello dell’asse terrestre, quello cioè attorno a cui la terra ruota quotidianamente come una trottola. L’asse è inclinato, e l’inclinazione cambia lentamente. La punta della trottolona su cui poggiamo i piedi descrive una curva nel cielo, tornando al punto di partenza all’incirca ogni 26mila anni: un fenomeno noto come precessione.
Noto a noi, oggi, ma non agli astronomi dell’antichità, che avevano, comprensibilmente, le idee un po’ meno chiare su come fosse fatto l’universo. A ogni modo, se si tiene conto di questo spostamento, viene fuori che il percorso apparente del Sole lungo la volta celeste nell’anno 2015 dell’era moderna è piuttosto diversorispetto a quello che avrebbe osservato un babilonese o un greco antico. E che, appunto, bisognerebbe cambiare di conseguenza anche i segni zodiacali.
Quando sono nato io, per esempio, il Sole passava davanti alla costellazione dell’Ariete, eppure secondo gli astrologi il mio segno è ancora il Toro, come sarebbe stato ai tempi di Hammurabi. E così, chi nasce tra il 30 novembre e il 18 dicembre oggi dovrebbe essere dell’Ofiuco, un segno non contemplato dagli oroscopi.
È una questione che si conosce da un bel po’, come dicevo. La questione vera, però, è forse un’altra, ovvero: perché noi astrofisicidovremmo sbatterci tanto per mostrare agli astrologi che hanno sbagliato i calcoli per l’oroscopo?
Dopotutto, molte altre cose sono cambiate nella nostra visione dell’universo da quando i primi esseri umani hanno cominciato a praticare i primi tentativi di interpretazione dei segni celesti. Abbiamo capito che è la Terra a muoversi intorno al Sole e non viceversa, che le stelle non sono puntini fissi incastonati su una sfera ma altri soli come il nostro, sparsi più o meno a caso nelle tre dimensioni, in una gigantesca galassia chiamata Via Lattea, e che tutte queste stelle, e il Sole stesso, cambiano posizione incessantemente, in tempi molto lunghi rispetto a quelli di una vita umana ma non rispetto a quelli dell’universo intero.
Le costellazioni, quindi, non hanno un grande interesse per unastronomo moderno: sono poco più che segnaposti, punti di riferimento che si continuano a usare per comodità e per tradizione, ma che non hanno un’esistenza reale e permanente. Quanto ai segni zodiacali, poi, sono semplicemente immaginari, privi di qualunque fondamento.
La nostra idea dell’universo è molto più stupefacente e grandiosadi quanto immaginassero gli antichi. Ma, appunto, questo non è servito (e presumo non servirà) a far cambiare idea a chi dà credito a quell’arcaica forma di divinazione nota come astrologiache, al contrario della interpretazione del volo degli uccelli e della lettura delle viscere degli animali sacrificati, è inspiegabilmente sopravvissuta fino a oggi trovando una nicchia persino in contesti che si riterrebbero razionali e ben informati. D’altra parte è proprio questa la differenza tra la scienza e la superstizione: la prima è provvisoria, si nutre di dubbi e va continuamente e attivamente in cerca delle evidenze che possono aiutarla a cambiare la propria visione del mondo. La seconda resiste, immutabile, malgrado tutte le evidenze contrarie.
Amedeo Balbi
Astrofisico. Studia l’universo e ce lo racconta
Fote: http://www.wired.it/scienza/spazio/2015/03/27/segni-zodiacali-ofiuco-oroscopo-bufala/
Foto: Rete